Profughi impiegati nel volontariato

 

Firmata la convenzione per poter impiegare i profughi ospitati nel Comune di San Donà in attività di volontariato.

L’atto, predisposto dalla Prefettura e siglato dal sindaco Andrea Cereser, dal presidente dell’Associazione Solidalia Adriano Toniolo e dal direttore della Cooperativa Villaggio Globale Marco Zamarchi, gestori della permanenza dei profughi in città, prevede la possibilità di poter impiegare le persone ospitate in attività di volontariato.

Si va dalle ipotesi di pulizie straordinarie, soprattutto in settori non compresi nel contratto con Veritas, al volontariato per la Croce Rossa, per il quale sono già stati formati alcuni migranti, dall’impegno alla mensa solidale, alla possibilità di pulire dagli imbrattamenti degli spazi pubblici. Tra le prime attività in cui i migranti potrebbero essere impiegati vi sono alcuni piccoli interventi alla Casa del Volontariato, in collaborazione con il Comitato Veneto Orientale per l’immigrazione. “I migranti hanno accolto con grande entusiasmo la possibilità di darsi da fare per la comunità che li ospita – aggiunge Cereser – allo stesso modo le associazioni di volontariato hanno mostrato soddisfazione di fronte all’ipotesi di aiutare i migranti, attraverso le loro attività, ad integrarsi”.

Già in passato i migranti avevano aiutato i sandonatesi nella risistemazione del giardino attorno all’ex Casa Paterna e avevno iniziato corsi di italiano.

“La presenza di forme di mediazione culturale è una delle condizioni che l’amministrazione comunale di San Donà aveva posto nel momento in cui la Prefettura ci aveva richiesto di ospitare una quota di rifugiati – aggiunge l’assessore alle opportunità sociali Maria Grazia Murer – Nel tempo che staranno in città verrà perseguito una integrazione sana, attraverso la reciproca conoscenza con i residenti, che passi anche per l’impegno verso la comunità che li ospita da parte dei migranti”.