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TAGLI ALLA SANITA’, IL VENETO PERDE ASSUNZIONI E FARMACI INNOVATIVI

TAGLI ALLA SANITA’, IL VENETO PERDE ASSUNZIONI E FARMACI INNOVATIVI

E’ un problema capillare che si sta diffondendo in tutte le ULSS del Veneto. In maniera trasversale i tagli alla Sanità stanno comportando la mancata assunzione di medici e infermieri che servono a coprire i turni e quindi a rispettare le nuove normative europee.
Tali normative entreranno in vigore il 25 novembre e riguarderanno i tempi di riposo del personale; i tagli alla Sanità, quindi, andranno a stressare il personale e accendere ulteriori conflitti sul piano sindacale, commenta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

“In queste ore – continua – stiamo facendo uno sforzo immane per reperire, fuori dalle cure e dal personale, il necessario per far fronte ai 250 milioni di tagli che si vogliono appioppare al Veneto nel 2016, ma è un’impresa titanica”.

Zaia non manca di puntare il dito contro i “veri” responsabili di questi tali, gli spreconi, i quali hanno costretto, dice, i virtuosi a raschiare il fondo del barile.

“Non metteremo né addizionali Irpef né ticket regionali oltre a quelli già imposti dallo Stato, ma attualmente sono ad alto rischio il Piano delle assunzioni per centinaia di unità che avevamo definito con un investimento non inferiore a 50-60 milioni l’anno”. Oltre a queste sono a rischio anche le Medicine di Gruppo, gli ospedali di comunità, i nuovi Lea, i farmaci oncologici ad alto costo, i farmaci per l’epatite C e altri innovativi di nuova generazione.

Zaia ricorda i tagli subiti dal Veneto, dai 115 miliardi e 444 milioni previsti dal Patto Nazionale per la Salute passati ai 111 annunciati dal Governo. “Questo rischia di succedere in una Regione con i bilanci sanitari in attivo da 5 anni – conclude il presidente – ed è uno scandalo contro il quale ci rivolgeremo alla Corte Costituzionale”.

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