FEDERCACCIA CHIEDE L’ACCORDO PER L’AVVIO ALLA CATTURA DELLE NUTRIE
Sono state rilasciate ancora negli scorsi giorni dalla Giunta della Regione Veneto le linee guida ai Comuni per il controllo, la cattura e la soppressione delle nutrie (Myocastor Coypus), ma per Federcaccia il provvedimento della Giunta nella nostra Provincia non è sufficiente.
Per la città metropolitana ci vorranno ancora diversi mesi prima che il provvedimento diventi operativo, e per la Federazione dei Cacciatori è del tutto evidente che si tratta di un’emergenza su cui intervenire in maniera omogenea in quanto aspettare i provvedimenti dei 44 Comuni, magari con regolamenti diversi uno dall’altro, non porta al raggiungimento dell’obbiettivo di deratteizzazione delle nutrie, con tutti i rischi previsti.
Le nutrie sono infatti tra le responsabili dei crolli degli argini dei fiumi e dei canali e con l’imminente arrivo dell’autunno rappresentano un reale pericolo. Senza interventi la riproduzione dei mammiferi roditori continuerà e Federcaccia stima che si passerà dalle attuali 200mila alle 250-300mila.
Federcaccia sostiene la necessità di intervenire nelle ZPS e SIC, nei fondi chiusi, nelle OASI, nelle ZRC, che rappresentano aree protette intercomunali, per le quali serve un unico regolamento.
Per questi motivi la Federazione dei Cacciatori chiede alla Prefettura di Venezia di convocare e mettere intorno ad un tavolo, gli enti interessati, i Consorzi di Bonifica, Genio Civile, ASL, Ambiti territoriali di caccia, Associazioni agricole, per dare avvio ad un accordo per la cattura e l’abbattimento, con unica regolamentazione in tutta la Provincia.
Federcaccia, che mette a disposizione i propri cacciatori esperti in materia, sostiene infine che con la buona volontà in una decina di giorni si può dare l’avvio pratico alla cattura , diversamente le nutrie continueranno nella loro attività.