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FUMO PASSIVO IN SPIAGGIA, BIBIONE SI CONFERMA “SMOKE FREE BEACH”

FUMO PASSIVO IN SPIAGGIA, BIBIONE SI CONFERMA “SMOKE FREE BEACH”

Fumo passivo in spiaggia più pesante rispetto a quanto accade in città.

Sono questi i risultati a cui sono giunti i ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che hanno condotto una ricerca sulla spiaggia di Bibione (Venezia) – prima località balneare italiana ad avere bandito, nel 2014, il fumo sulla battigia e dove, dal 2015, non si fuma nemmeno in zona faro, luogo simbolo della località balneare. E’ stato infatti dimostrato che in certe condizioni, l’inquinamento generato dalle sigarette fumate sotto gli ombrelloni può superare quello che si registra in una zona ad elevato traffico di auto.

Più precisamente è stato rilevato che sottovento ai fumatori, alla distanza di circa 10 metri, con una velocità media del vento di 2,7 m/sec, si generano picchi molto elevati di inquinamento (250 microgrammi/mc), che si verificano contemporaneamente alla percezione olfattiva. Pur durando solo pochi secondi, questi picchi sono di uno o due ordini di grandezza superiori non solo a livello basale della spiaggia, ma anche a quello generato dal traffico alla rotonda di Corso del Sole, Bibione (VE), zona a elevato traffico veicolare. Il
valore medio di Black Carbon (indicatore della presenza di idrocarburi policiclici aromatici, molti dei quali tossici e cancerogeni), dall’inizio alla fine delle fumate è stato di 7,4
microgrammi /mc contro il 2,1 alla rotonda succitata e 1,8 del basale della spiaggia.

Si tratta sicuramente di un’ottima motivazione per proseguire con “Respira il Mare”, il progetto di smoke free beach nato a Bibione con l’obiettivo di proteggere il mare, il suolo e le persone dal fumo passivo nonché dai mozziconi. Si può fumare sotto l’ombrellone, ma non sulla battigia: una profondità che va dai 5 ai 15 metri per 8 chilometri di lunghezza.
Respira il Mare è un progetto sviluppato gradualmente e che sin dall’esordio ha avuto il merito di suscitare molte “imitazioni” da parte di altre località (imitazioni molto gradite, si sottolinea a Bibione).

Quanto ai numeri, solo nel 2014 sono stati sottratti al mare oltre 250 mila mozziconi, grazie ai raccoglitori posizionati in prossimità dell’area interdetta al fumo. Aria più sana, mare con meno rifiuti e bambini che non metteranno più in bocca le cicche.

Per quanto riguarda i controlli, dopo un anno di sensibilizzazione con verifiche puntuali, quest’anno si punta a essere meno flessibili con i furbetti, anche perché, tra chi fuma e chi
no c’è un’ottima sintonia: i questionari di indagine preventiva sulla spiaggia senza fumo hanno raccolto quasi il 90 per cento di sì.

“Respira il mare” è un’iniziativa di sviluppo sostenibile perfettamente in linea con l’immagine di Bibione, località che cresce costantemente proprio grazie alla coerenza dell’offerta
turistica complessiva che ha il preciso obiettivo di fornire attenzione per il turista e tutela dell’ambiente. La località balneare si è fregiata, non a casa, delle 24 Bandiere Blu della Fee (Foundation for Environmental Education) e della registrazione internazionale EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) per la salvaguardia dell’ambiente e la certificazione ISO 14001.

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