PATTO SOLENNE D’AMISTA’, APPUNTAMENTO CON STORIA E TRADIZIONI Reviewed by on . Rating: 0

PATTO SOLENNE D’AMISTA’, APPUNTAMENTO CON STORIA E TRADIZIONI

PATTO SOLENNE D’AMISTA’, APPUNTAMENTO CON STORIA E TRADIZIONI

Torna anche quest’anno la rievocazione storico-folkloristica del Patto Solenne d’Amistà, celebrata dai Comuni di Musile di Piave e San Donà di Piave, assieme all’Associazione Culturale “IdealMente” di Musile di Piave e con la collaborazione dell’Associazione Pro Loco di Musile di Piave e l’Associazione Pro Loco di San Donà di Piave (e con la partecipazione di numerosi altri soggetti).

L’edizione 2015 sarà particolarmente ricca ed accurata, con comparse in costume a formare il corteo storico e con diverse altre interessanti iniziative.

A San Donà di Piave, alle ore 18.30 si inizia con la sfilata degli Sbandieratori e Musici per le vie principali del centro cittadino. Alle ore 20.00 ci sarà il ritrovo in Piazza Indipendenza per formare il corteo storico con il Sindaco, le Autorità e il Gonfalone per dirigersi verso Musile di Piave per la consegna dei capponi; faranno da cornice Nobili, Dame, Armigeri, Musici e Popolani delle Frazioni di San Donà con relativi stendardi, con i capponi custoditi e scortati da guardie. Il corteo partirà alle 20.30 per l’incontro storico al centro del ponte sulla Piave e successiva consegna dei capponi (Gallos eviratos duos) al Sindaco di Musile di Piave. La manifestazione proseguirà con spettacoli a Musile di Piave.

A Musile di Piave, alle ore 20.30 ci sarà il corteo storico con la partecipazione dei Figuranti dell’“Associazione Culturale 7 Agosto”, del Gruppo “Musici e Sbandieratori Croce di Piave” e del “Comitato Antica Fiera di S. Lucia” di Santa Lucia di Piave. Alle ore 21.00 ci sarà l’incontro sul ponte della Vittoria fra le delegazioni del Comune di Musile di Piave e del Comune di San Donà di Piave. La lettura del Patto Solenne d’Amistà si terrà alle ore 21.30 presso il Municipio di Musile di Piave, con lo scambio dei due capponi e i saluti delle Amministrazioni.

In Piazza Libertà, alle ore 21.50, seguiranno lo “Sabrage dello Spumante” ,tecnica dello stappo di bottiglia di spumante con sciabola, a cura di Sommelier della FISAR – delegazione di San Donà di Piave; alle ore 22.00 ci sarà il concerto tributo a Renato Zero con Max Pianta & Band mentre alle ore 23.30 ci sarà l’anguriata finale, offerta dall’Amministrazione Comunale.

Contemporaneamente, in Piazza libertà, dalle ore  18.30 alle 24.00, si terrà il Mercato Medievale a cura del “Comitato Antica Fiera di S. Lucia” di Santa Lucia di Piave; mentre dalle ore  18.30 alle 24.00 ci sarà  l’isola gastronomica con piatti tipici a cura dell’Associazione Pro Loco di Musile di Piave, in collaborazione con ristoratori del territorio e con degustazione di vini proposti dall’Associazione “Strada Vini del Piave”.

Il Patto Solenne d’Amistà prende origine dall’aneddoto, al confine fra fatto storico e semplice leggenda, di un “Patto” relativo al nome da dare alla propria comunità, stretto nel Medioevo tra il Comune di Musile di Piave ed il Comune di San Donà di Piave a seguito di una rovinosa piena della Piave che aveva spostato l’alveo del fiume, dividendo in due il primo nucleo di quell’abitato, stretto attorno alla cappella dedicata a San Donato, che esisteva all’origine delle due comunità. Il villaggio che permaneva accanto alla cappella aveva il diritto di chiamarsi ancora di “San Donato” (in veneto: San Donà) ma a quello che ora ne era separato veniva a mancare il nome. Così si pensò al Patto: il nome sarebbe stato acquistato (ma non il santo patrono) in cambio di un tributo annuo di due galli capponi “vivi, pingui e ottimi”, con i quali omaggiare la comunità limitrofa.

Il Patto Solenne d’Amistà si configura quindi quale cerimonia di ringraziamento della comunità di San Donà per la cessione del nome da parte di Musile, con un forte richiamo alle vicende storiche e umane di queste terre venete ma anche come una sorta di gustosa “rivincita” della comunità minore sulla “cugina” più grande e importante, che per un giorno all’anno perde il suo status per pagare il tributo.

Non va dimenticato inoltre il tema dell’acqua, ricordato dall’alveo del fiume che si sposta, che rimanda alle ingegnose opere di salvaguardia che ormai fanno parte del territorio, caratterizzandone i luoghi; l’acqua che può dividere, l’acqua che può distruggere ma che è anche elemento di condivisione per tutte le comunità che sulla Piave si affacciano.

 

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