MEOLO, I MATERIALI PER IL CASELLO NON SONO INQUINANTI
A Meolo serpeggia ancora un po’ di preoccupazione, ma l’intervento del sindaco Michele Basso sembra aver sortito gli effetti desiderati, ottenendo rassicurazioni positive dalla Società Autovie e riuscendo a placare i timori di chi paventava il rischio di una vera e propria “bomba ecologica” proveniente dai cantieri del nuovo casello e della terza corsia. Dopo le indagini della magistratura, che nelle scorse settimane ha accusato la ditta Mestrinaro di aver organizzato un traffico illecito di rifiuti inquinati, che avrebbe coinvolto anche i cantieri meolensi, il primo cittadino era infatti intervenuto tempestivamente per avere chiarimenti in merito, inviando una lettera ufficiale al commissario per l’emergenza A4 Riccardo Riccardi, nonché agli assessori regionali alla mobilità, Renato Chisso, e all’ambiente, Maurizio Conte. Ora sembra che le cose stiano volgendo al meglio, anche alla luce della risposta giunta in municipio pochi giorni fa: «Comprendo e condivido la preoccupazione», scrive l’ingegner Enrico Razzini, direttore generale di Autovie, «a questo proposito non posso che ribadire quanto già affermato. Cioè che tutti i materiali fatti entrare in cantiere, compresi quelli forniti dalla ditta Mestrinaro, provengono da impianti autorizzati e periodicamente sottoposti a controlli e analisi. Aggiungo anche, a ulteriore garanzia del rispetto della normativa e delle procedure, che i certificati con il risultato delle analisi precedono l’arrivo dei materiali stessi. Finora nessuna analisi ha rilevato anomalie di alcun genere».
Giovanni Piazza