TASSA SUI CONDIZIONATORI: IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SMENTISCE

Proprio durante i giorni di caldo soffocante che hanno riguardato gran parte d’Italia, la notizia della nuova tassa sui condizionatori ha fatto scaldare ancora di più gli animi.

Dal Ministero dello Sviluppo Economico è però prontamente arrivata la smentita. La direttiva, introdotta al fine di adeguarsi alle normative europee sulla tutela dell’ambiente per migliorare l’efficienza energetica, non riguarda i condizionatori familiari bensì i possessori di impianti di climatizzazione con potenza superiore a 12 kw, i quali dovranno dotarsi di un libretto di impianto e dovranno sottoporre gli impianti a controlli quadriennali.

Si tratta quindi di una spesa che non riguarda la maggior parte degli italiani, ma solamente i possessori di impianti con potenza superiore al limite fissato, come quelli installati su abitazioni di grandi dimensioni interamente climatizzate o sugli esercizi commerciali.

Secondo Federconsumatori e Adusbef ci sarebbe il rischio che i costi sostenuti dagli esercizi commerciali interessati si rovescino sui consumatori attraverso un aumento dei prezzi di parte; il problema può essere però contenuto, dato che la tassa genera efficienza energetica per l’esercizio commerciale e quindi le bollette avranno un importo inferiore.