SAN DONA’ PRIMA IN VENETO PER VARIANTI VELOCI DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI Reviewed by on . Rating: 0

SAN DONA’ PRIMA IN VENETO PER VARIANTI VELOCI DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI

SAN DONA’ PRIMA IN VENETO PER VARIANTI VELOCI DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI

San Donà di Piave si qualifica tra le prime città in Veneto a prevedere varianti “veloci” in deroga al Piano regolatore. Ottenere, in deroga, i permessi per la riconversione di un capannone in un esercizio pubblico in meno di due mesi e senza costi amministrativi e la possibilità di modificare la destinazione d’uso di un edificio dismesso, recuperando l’intera volumetria esistente stanno alla base della circolare  adottata dal Comune, attuativa di una norma del Decreto Sblocca Italia del governo Renzi.

«L’obiettivo è sempre rilanciare il lavoro e l’edilizia senza nuovo consumo di suolo – spiega il sindaco Andrea Cereser – In questa direzione già andava la variante al Piano degli interventi, approvata un anno fa, che ha riportato alla campagna 20 ettari di aree edificabili, o il recente abbattimento degli oneri di costruzione per una serie di riqualificazioni edilizie».

«L’attuazione di politiche di riqualificazione urbana e di recupero di edifici obsoleti costituisce un importante interesse pubblico, perciò ricade nella previsione di legge per la deroga al piano urbanistico – aggiunge il sindaco – L’amministrazione comunale, quindi, si basa su strumenti legislativi esistenti per attuare una politica innovativa di contrasto al degrado urbano».

Particolare attenzione verrà prestata anche alle riqualificazioni che prevedono una qualità progettuale sotto l’aspetto estetico e della riduzione dei consumi energetici. «La procedura prevede che tali varianti vengano adottate con voto del Consiglio comunale – conclude il sindaco – I tempi, quindi, sono piuttosto brevi in quanto la richiesta si discute alla prima seduta utile del Consiglio dalla data di presentazione».

La presentazione della richiesta di permesso di costruire in deroga va inoltrata per via telematica allo Sportello unico per le attività produttive; nella relazione tecnica vanno precisati gli elementi di contrasto con il Piano urbanistico che determinano la necessità di deroga. La richiesta non prevede spese.

Lascia un Commento

2021 Piavetv ©

Scroll to top