CERESER SULL’EMERGENZA PROFUGHI: “GOVERNARE E NON SUBIRE L’EMERGENZA” Reviewed by on . Rating: 0

CERESER SULL’EMERGENZA PROFUGHI: “GOVERNARE E NON SUBIRE L’EMERGENZA”

CERESER SULL’EMERGENZA PROFUGHI: “GOVERNARE E NON SUBIRE L’EMERGENZA”

Il Sindaco Cereser e i capigruppo, di maggioranza e opposizione, hanno redatto una relazione per informare sulla richiesta ricevuta dalla Prefettura sulla necessità di spazi per l’accoglienza di profughi, come concordato nel 2014 nella trattativa tra Stato e Regioni. Si ripresenta così il confronto con giugno 2011, quando San Donà ospitò per lungo tempo dei rifugiati.

«L’amministrazione ha scelto di informare in tempo reale rappresentanti della maggioranza e soprattutto dell’opposizione consiliare sull’evolversi della situazione – spiega il Sindaco Andrea Cereser – dopo la previsione di arrivi di profughi nella nostra Provincia, come annunciato dal Prefetto».

I punti centrali della relazione si riferiscono alla scongiura dell’ipotesi di adibire la caserma “Tombolan-Fava” a centro di raccolta per centinaia di profughi. E’ stato poi ribadito che tutti i Comuni devono farsi proporzionalmente carico dell’accoglienza, infine si è precisato che San Donà non utilizzerà fondi propri ma l’accoglienza dovrà essere a carico dello Stato, utilizzando i fondi europei.

«Siamo riusciti a scongiurare che la caserma Tombolan-Fava potesse divenire un centro di accoglienza di valenza sovracomunale, e abbiamo ribadito che tutti i Comuni devono farsi carico dell’accoglienza – ha aggiunto il sindaco – Ora stiamo lavorando per trovare un’alternativa all’utilizzo di palestre delle scuole superiori, messe a disposizione dalla Provincia».

«Il Comune non impiegherà risorse proprie nell’accoglienza ma tutte le somme verranno stanziate dalla Prefettura cui chiediamo garanzie circa la sicurezza, l’aspetto igienico-sanitario, il possibile impiego per lavori per la comunità – conclude Cereser –  Ora, anche perché le precedenti esperienze non sono state proprio felici, si tratta di governare e non subire l’emergenza».

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