ZACCARIOTTO: “LE DONNE SONO IL VERO FATTORE DI CAMBIAMENTO”

A seguito degli ultimi dati nazionali resi noti sul rapporto fra esercizio di diritto e dovere di voto e genere, la candidata a sindaco di Venezia Francesca Zaccariotto ha dichiarato:

«Se dovessi, in questa campagna elettorale, riconoscere un elemento di vera discontinuità, un fattore positivo e innovativo, lo vedrei in un possibile, deciso, cambio di rotta.

Se per decenni il governo della città è stato in mano a una sinistra faccendiera e corrotta, come le indagini della magistratura hanno ampiamente dimostrato, una sinistra che ha sottratto risorse a una città unica al mondo, forte di una storia millenaria, con una cultura artistica ancor oggi all’avanguardia, con risorse eccezionali derivanti da una legge speciale, con un porto e un aeroporto fiorenti … ecco, se questa compagine politica ha portato il bilancio del Comune al dissesto, e ad una conseguente paralisi dei servizi per i cittadini, allora mi domando se non valga la pena di cambiare. Un cambiamento concreto, avviato con piccoli gesti e singole azioni, dunque anche attraverso il diritto-dovere di voto.

Se un metodo di governo è già stato sperimentato con esiti disastrosi, perché non dare fiducia a un modello diverso, a un’alternativa possibile? Un’alternativa per altro già messa alla prova, in un ruolo che ha dimostrato di poter cambiare il corso negativo degli eventi, e far girare il vento volgendolo a favore. Per esempio, trasformando un bilancio in perdita e indebitato, quello della Provincia, in un’amministrazione efficiente, che ha lasciato in cassa dopo cinque anni di buon governo 20 milioni di euro, e il livello più basso d’indebitamento che si registra in Veneto per un ente locale. Non è forse questo il modello di pa che le ultime leggi – dalla spending review al salva Italia – hanno provato a imporre, e che l’ente da me guidato aveva già fatto sue?
E’ un invito che rivolgo a tutti, ai residenti del centro storico, delle isole, di Mestre, Marghera e municipalità. Ma che in particolare rivolgo alle donne, perché assieme abbiamo fatto tante battaglie (contro la violenza di genere, i soprusi e il mobbing nei luoghi di lavoro) e  perché sono le donne la reale discontinuità rispetto a modelli di governo del passato, a Venezia finora ancora tutti declinati al maschile».