RIFIUTI INQUINANTI A4 MEOLO, BASSO CHIEDE VERIFICA IMMEDIATA Reviewed by on . Rating: 0

RIFIUTI INQUINANTI A4 MEOLO, BASSO CHIEDE VERIFICA IMMEDIATA

RIFIUTI INQUINANTI A4 MEOLO, BASSO CHIEDE VERIFICA IMMEDIATA

MEOLO. A Meolo continuano a generare sconcerto i fatti relativi alla costruzione della terza corsia dell’A4 e del nuovo casello.  La Procura di Venezia  sta  infatti portando avanti, già da qualche tempo, delle serie indagini nei confronti dell’azienda Mestrinaro, accusandola di aver organizzato un traffico illecito di rifiuti inquinanti che, anziché venire smaltiti secondo la normativa, sarebbero stati miscelati con calce e cemento per poi essere rivenduti, finendo a fare da base per i fondi stradali anche nei cantieri della terza corsia. Si teme, insomma, che i lavori dell’autostrada nelle vicinanze di Meolo possano trasformarsi in una vera e propria “bomba ecologica”, e c’è chi addirittura intravede lo spettro della criminalità organizzata, anche alla luce del tipo di accuse che vengono mosse dalla magistratura.

Così, a tutela della propria comunità,  è intervenuto il sindaco Michele Basso che chiede ad Autovie di conoscere i risultati delle analisi che saranno disposte, per verificare l’eventuale veridicità sui fatti che interessano i cantieri meolensi.

Le rassicurazioni sono arrivate prontamente, ma ieri il primo cittadino ha voluto comunque inviare una lettera ufficiale al commissario per l’emergenza A4 Riccardo Riccardi, nonché agli assessori regionali alla mobilità, Renato Chisso, e all’ambiente, Maurizio Conte.

«Le notizie delle indagini svolte dalla magistratura hanno generato sconcerto tra la cittadinanza, che è preoccupata di possibili rischi dovuti ai lavori di costruzione del casello di Meolo-Roncade e relative opere complementari, nonché ai lavori ancora in corso per la terza corsia», scrive il sindaco, «per rassicurare la cittadinanza si chiede di effettuare con tempestività un’accurata verifica delle citate infrastrutture, per accertare che i materiali utilizzati per le costruzioni siano esenti da sostanze inquinanti e quindi che non sussiste alcun rischio per la salute pubblica e per l’ambiente. Rimaniamo in attesa di conoscere l’esito delle doverose indagini che saranno disposte».

 

Giovanni Piazza

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