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COMITATO BANDIERA ITALIANA 17 MARZO: “BUSATO SI CANDIDI PER CONFERMARE IL MILIONE DI VOTI DI PLEBISCITO.EU”

COMITATO BANDIERA ITALIANA 17 MARZO: “BUSATO SI CANDIDI PER CONFERMARE IL MILIONE DI VOTI DI PLEBISCITO.EU”

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del Comitato Bandiera Italiana 17 Marzo relatoive alle votazioni online di plebiscito.eu:

“Vi scriviamo in relazione alle ultime facezie degli indipendentisti di plebiscito.eu saliti alle cronache nel 2014 per l’organizzazione di quel sondaggio online per l’indipendenza del Veneto. In questi giorni, precisamente a partire da domenica 15 marzo passata, abbiamo ricevuto segnalazioni da varie zone della regione di strutture allestite all’interno di locali/bar, o gazebi nei quali a detta dei secessionisti, si stanno tenendo le elezioni per il parlamento indipendente del Veneto. Consultando la pagina facebook di plebiscito.eu, a detta loro nella giornata di oggi (19 Marzo 2015), alle ore 23.00 aveva votato più di un milione di cittadini.
Nel leggere questi grandi numeri, ci sorgono grandi dubbi un po’ come ne erano sorti per l’altro evento. Posizioniamo la nostra lente d’ingrandimento a San Donà di Piave (Ve), precisamente al “Bar Mio” che per l’evento, è stato trasformato in “seggio elettorale”. A detta dei cittadini dai quali abbiamo ricevuto segnalazioni, l’affluenza al bar è nella norma degli avventori che si recano per consumare e non si vedono, neanche lontanamente fantomatiche code di persone che si recano per votare quando sempre secondo plebiscito.eu, nella sola provincia di Venezia avrebbero votato 158.429 cittadini. Entrando nel “Bar Mio”, incontriamo il gentile Michele posizionato con il suo pc portatile che si appresta a pranzare solo, in attesa che qualcuno si presenti per votare e non per bere un caffè. Sempre, navigando in facebook, cogliamo l’occasione per “sondare” i volontari di plebiscito.eu che si occupano di seguire il voto online e ci viene spiegato che “bisogna inserire tutti i dati della carta di identità che viene confrontata con i dati forniti da tutti i comuni veneti delle persone che sono nate o che hanno residenza in Veneto”.
Ci siamo quindi presi la briga, di inviare  una mail all’anagrafe, all’ufficio dello stato civile, ai servizi demografici di San Donà di Piave, per verificare se un’associazione privata come plebiscito.eu, abbia il diritto di accedere a qualsiasi tipo di dato riguardante gli abitanti del comune di San Donà di Piave (o di altri comuni veneti) e se si, se abbiano mai ricevuto richieste da parte loro. Al momento, abbiamo ricevuto, la risposta dell’ufficio anagrafe, dove la Dottoressa Roberta Tonon, asserisce che: “ nessuna richiesta è stata avanzata né da questa né da altra associazione e peraltro questo ufficio può rilasciare elenchi nominativi solo agli Enti Pubblici per comprovata necessità”. Detto questo, non vogliamo togliere il sogno di un Veneto indipendente agli associati di plebiscito.eu, ma fino a prova contraria, al momento il Veneto è parte integrante dell’Italia, tant’è vero che l’A.N.A sta lavorando in modo che nel 2017 l’adunata degli alpini con le usuali migliaia di bandiere italiane venga ospitata in Veneto, precisamente nella zona del Piave che ricordiamo essere l’unico fiume d’Italia, sacro alla Patria.  Cogliamo anche l’occasione per lanciare una sfida a Gianluca Busato,  leader di plebiscito.eu e della sua emanazione partitica “VENETO SI” a candidarsi alle prossime elezioni regionali per vedere se riuscirà a confermare il suo bacino di milioni di voti ! Caro Busato, adesso o mai più !”

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