DISTRETTI ALIMENTARI, IN ITALIA REGISTRANO I RISULTATI MIGLIORI

Sono i distretti industriali alimentari a segnare le migliori performance (con il 10,6% del totale rispetto agli altri distretti) con i vini del Chianti, il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese, ma anche con il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, i vini del Veronese, i dolci di Alba e Cuneo e la food machinery di Parma, prodotti che si collocano nella top 15, secondo il settimo rapporto Intesa San Paolo.

Questo è quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’analisi dei distretti industriali analizzati dell’Istat, e sono proprio i distretti alimentari che potrebbero avere un forte impulso dall’appuntamento dell’Expo.

Le industrie alimentari danno anche un importante contributo all’export, con il record storico nel 2014 per i prodotti agroalimentari e bevande nazionali del valore di 34,3 miliardi (+2,4 per cento rispetto all’anno precedente) sempre secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat; a spingere le esportazioni è stata invece – conclude la Coldiretti – la caduta del tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro con effetti soprattutto per il mercato Usa.

La maggioranza del fatturato realizzato all’estero si ottiene con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione Europea, ma il Made in Italy va forte anche nelle Americhe e nei mercati emergenti, come quello asiatico.