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OPPOSIZIONE: “NUOVO VILLAGGIO TURISTICO, IL PD JESOLANO PREDICA BENE E RAZZOLA MALE”

OPPOSIZIONE: “NUOVO VILLAGGIO TURISTICO, IL PD JESOLANO PREDICA BENE E RAZZOLA MALE”

Un nuovo villaggio turistico nell’area dei Laghetti Sile, questo l’accorso approvato dalla giunta jesolana nell’ultima seduta. Ma alcuni consiglieri dell’opposizione, pur non opponendosi al progetto di costruzione di 300 unità abitative, esprimono la loro perplessità riguardo di fronte alla metodologia usata, soprattutto in quanto raddoppierebbe la volumetria prevista dal piano regolatore cancellando così il progetto per la realizzazione di un museo.

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Christofer De Zotti (Jesolo Bene Comune), Renato Martin e Gino Campaner (Lista Renato Martin), Alberto Carli e Giorgio Pomiato (Lega Nord-Liga Veneta):

“ll PD predica bene e razzola male!”

Nonostante i consiglieri Mengo, Nardini e Senno usino continuamente lo slogan “con noi metri cubi zero”in Consiglio Comunale, sostenendo il fatto che questa Amministrazione non ha aumento di un metro cubo il cemento in città,la realtà dice totalmente il contrario. Nell’ultima seduta di giunta, con il voto favorevole degli assessori del PD, è stato avviato l’iter per un accordo di programma nell’area dei Laghetti Sile che comporta la realizzazione di un villaggio turistico di 300 unità abitative ed il raddoppio della volumetria prevista dalle attuali norme di PRG.

Da parte nostra non c’è alcuna volontà di ostacolare gli investimenti dei privati, soprattutto quando riguardano nuove strutture ricettive per Jesolo, ma una profonda perplessità di fronte al metodo vogliamo evidenziarla. L’accordo di programma in oggetto raddoppia la volumetria già prevista dal Piano regolatore in quell’area, portandola da 20.000 ad oltre 50.000 metri cubi e cancella la realizzazione del museo. E lo fa a fronte di interventi di interesse pubblico che a parere nostro non hanno un valore strategico, tra cui l’asfaltatura di una strada bianca che è comunque di accesso e funzionale alla nuova progettazione.

Tutto questo con buona pace di chi, fino a poco tempo fa, era all’opposizione e gridava alla cementificazione della città salvo poi, una volta al governo, votare in silenzio cambi d’uso e aumenti di volumetria.”

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