AUTOSTRADA DEL MARE, IL SINDACO ZOGGIA: “LA VERIFICA DI CANTONE E’ UN’OPPORTUNITA’ PER POTER AGIRE NELLA LEGALITA’”
Giusto pochi giorni fa l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha richiesto di visionare tutta la documentazione relativa all’iter del bando per la concessione della progettazione definitiva e della costruzione, tramite project-financing, della superstrada che collegherà il casello dell’A4 di Meolo a Jesolo.
Il magistrato Raffaele Cantone, famoso per il suo impegno nello scandalo Expo e presidente degli uffici dell’Authority, ha richiesto personalmente alla sezione “Strade, autostrade e concessioni” della Regione i documenti relativi i contenziosi insorti.
La richiesta è avvenuta su proposta dell’onorevole 5 Stelle Arianna Spessotto, la quale, all’indomani dello scandalo Mose, ha richiesto di visionare i progetti previsti in Veneto.
Il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ha risposto positivamente alla richiesta della documentazione, dichiarando che l’ispezione del magistrato Cantone è un’opportunità da cogliere per poter operare nella trasparenza e nella legalità.
«Ben venga che ci sia una struttura come quella del presidente Cantone che si interessi di un’opera strategica e fondamentale per il nostro territorio come la cosiddetta Autostrada del Mare – dice il sindaco – . Una volta che l’autorità che lui rappresenta ha verificato che il bando è regolare, però, la Regione Veneto deve procedere con l’iter burocratico che porta al finanziamento e all’assegnazione dei lavori. L’Autostrada del Mare è vitale per tutta la costa del Veneto, non è un’opera faraonica ma necessaria a tutti i comuni del litorale veneziano, anche per quelli che non sono pienamente d’accordo con la realizzazione di questa struttura. Ma la visione che tutti noi amministratori dobbiamo avere va rivolta al futuro, allo sviluppo del turismo e alle sue potenzialità. La concorrenza che si prospetta anche su questo mercato sarà sempre più spietata d’ora in avanti, Jesolo non ci pensa nemmeno a restare indietro e non poter disporre di strutture adeguate alle sue potenzialità di crescita. Una logica che deve essere comune per tutti, amministratori e cittadini. Se non ci infrastrutturiamo rischiamo di perdere una sfida sul mercato del turismo che si potrebbe pagare cara. Facciamola, con tutti canoni previsti e nella massima trasparenza, ma non perdiamo questa occasione. Potremmo tutti, un giorno, pentircene».
