“L’ITALIA E’ PRONTA ALLE UNIONI TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO”, LA RISPOSTA DEL PD ALLA LEGA NORD

“Alla luce dei fatti di Parigi di ieri, trovo sconsiderato ed irresponsabile l’uso, da parte degli esponenti della Lega, di termini per i quali servirebbe una diversa accortezza.

Leggendo il comunicato, il sentimento si è tramutato in imbarazzo. Speravo che, nel 2015, i “leghisti” sapessero informarsi e leggere, con attenzione. Mi sbagliavo. Parlano di “centinaia di persone presenti al convegno”, quando il primo appuntamento, del ciclo di incontri, è fissato per il prossimo venerdì.

Il Sindaco Cereser, con il quale mi sono confrontato, mi ha informato su quale sarà l’oggetto del suo intervento nell’appuntamento del 6 febbraio. Ciò riguarda quanto il Comune e l’amministrazione potranno fare per le famiglie. Per tanto, avvenuto questo doveroso chiarimento, ritengo che l’apporto del primo cittadino non possa che essere una risorsa. A prescindere dal mio personale pensiero o da quello del vice sindaco Trevisiol, col quale, mi preme sottolineare, non voglio entrare in polemica.

 La disgregazione dei legami comunitari e la tendenza sempre più individualistica mettono la famiglia al centro, come pilastro di questa società. E’ necessario potenziare gli sforzi verso il sociale ed il lavoro, perché solo così le famiglie possono sperare di affrontare un futuro quanto mai incerto.

La società si evolve e la politica, prima o poi (ed in genere è sempre poi) se ne dovrà rendere conto. Se la concezione di famiglia fosse solo quella “naturale” allora anche le famiglie di molti politici che sbraitano tanto non sarebbero più tali: il divorzio non è naturale. Guardiamoci intorno: oggi, esistono altri tipi di famiglia come quelle con un solo genitore, quelle formate da chi non può avere figli, quelle che hanno adottato o quelle allargate, con genitori divorziati con figli avuti nelle precedenti unioni.

Secondo un sondaggio del 12 ottobre scorso, il 64% degli italiani è favorevole al riconoscimento delle unioni omosessuali. In Veneto, il 55% degli intervistati è favorevole alla registrazione dei matrimoni avvenuti in paesi esteri. Secondo un altro sondaggio, in Italia il linguaggio politico, nei confronti degli omosessuali, è il più offensivo d’Europa.

L’Italia resta l’unico paese dell’Europa occidentale a non prevedere alcun diritto per le coppie gay”.