I SALUTI DELLA PROVINCIA; ZACCARIOTTO: “NATALE AMARO, INCERTEZZA SUL FUTURO DELLA CITTA’ METROPOLITANA” Reviewed by on . Rating: 0

I SALUTI DELLA PROVINCIA; ZACCARIOTTO: “NATALE AMARO, INCERTEZZA SUL FUTURO DELLA CITTA’ METROPOLITANA”

I SALUTI DELLA PROVINCIA; ZACCARIOTTO: “NATALE AMARO, INCERTEZZA SUL FUTURO DELLA CITTA’ METROPOLITANA”

Si sono svolti al Centro Servizi di Mestre i tradizionali saluti delle festività natalizie ai dipendenti dell’Ente provinciale.

Dei saluti che lasciano l’amaro in bocca, dato che saranno gli ultimi prima dell’arrivo della Città Metropolitana.

«Non è un Natale sereno quello che ci apprestiamo a trascorrere con le nostre famiglie, perché il clima d’incertezza che insieme abbiamo già condiviso in altre recenti occasioni, non è mutato – dice la Presidente Francesca Zaccariotto – Ancora non sappiamo con precisione quali funzioni riguarderanno la città metropolitana, e non sappiamo chi la guiderà, nonostante le nostre ripetute richieste al Governo, al premier e ai ministri, e i numerosi incontri a Roma e in tutte le sedi istituzionali. Proprio due giorni fa ho incontrato il ministro Lanzetta, che mi ha rassicurata circa il futuro dei dipendenti della Provincia, ma ad oggi non c’è nessuna prospettiva chiara, dunque non intravvedo scenari rassicuranti. Mi auguro di cuore che la previsione di un taglio lineare del 30% sul totale dei dipendenti delle Province non si verifichi, e che le professionalità di questa Provincia possano trovare adeguata collocazione nella città metropolitana – penso anche al turismo e ai centri di formazione professionali e per l’impiego – ma sappiamo anche che né la Regione si è espressa favorevolmente in merito, né i Comuni. E guardando alla loro situazione attuale, non sono certo in grado di assorbire gli esuberi di questa Provincia, e di altre nel Veneto, senza i relativi trasferimenti di risorse. Ritengo sarebbe stato corretto, una forma di rispetto dovuta, ricevere chiare risposte alle tante questioni che abbiamo posto al Governo, ma finora c’è stato solo un silenzio assordante. A questo punto, non possiamo neppure passare le consegne, visto che non ci è stato comunicato il nome di chi arriverà dopo di noi. Una cosa è certa: siamo la Provincia più efficiente del Veneto, che anche il prossimo anno sarà nelle condizioni di rispettare il patto di stabilità, ma questa nostra qualità amministrativa, i tanti servizi realizzati e le opere concluse in tempi certi, anche grazie al vostro lavoro, e nel rispetto delle regole, non hanno premiato. Al contrario, siamo entrati in un calderone e trattati al pari di tutte le Province, e di realtà ben diverse da quella veneziana. Oggi è ancora più importante restare uniti, da soli non si va da nessuna parte».

Ai sindacati la presidente ha ribadito che «anche il prossimo anno, quando non sarò più presidente della Provincia, resterò a vostra disposizione e al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie, per sostenere in modo unitario oltre le rispettive appartenenze politiche, la difesa dell’occupazione e del ruolo svolto a favore del territorio in funzioni fondamentali per i cittadini e i comuni come l’ambiente, le scuole, la manutenzione delle strade, la protezione civile».

Il vice presidente Dalla Tor: «Ringrazio non solo i colleghi della Giunta, con i quali ho condiviso alcuni impegni e progetti importanti a favore della collettività – e mi auguro di aver portato alcuni contributi positivi al territorio – ma anche il personale degli uffici e i dirigenti con i quali abbiamo lavorato in modo costruttivo. Dunque grazie a tutti voi per l’impegno profuso e l’ottima collaborazione. L’augurio è di proseguire nel migliore dei modi anche nella prossima costituenda realtà, cogliendo a pieno le opportunità di sviluppo».

Direttore generale Nen: «Il problema che oggi ci troviamo ad affrontare è il taglio indiscriminato di 3 miliardi di euro alle Province, che mette a serio rischio la tenuta dei bilanci provinciali, il mantenimento dei servizi per i cittadini, e i posti di lavoro. Tuttavia voglio guardare al 2015 con uno sguardo di fiducia e di moderato ottimismo, perché non posso credere che la città metropolitana sia solo sulla carta, e non possa svolgere a pieno le nuove funzioni complesse che la legge le attribuisce; funzioni che per essere svolte in modo efficace hanno bisogno di personale e risorse; e questa prospettiva dovrebbe incoraggiare tutti noi a guardare fiduciosi il nuovo anno e la futura realtà metropolitana».

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