NASCE IL COORDINAMENTO DELLA BUONA SANITA’, PRONTA LA LETTERA PER IL PRESIDENTE ZAIA
Oltre 40 enti per costituire un Coordinamento per la Buona Sanità; un coordinamento che servirà, come dice il sindaco Andrea Cereser, a raccogliere le proposte dei cittadini su come rinnovare la sanità e come focalizzare i punti deboli.
Non una mera battaglia contro l’ospedale unico, precisa il sindaco sandonatese. «La composizione dell’assemblea, rappresentativa di più realtà, mostra una città e un territorio decisi a mobilitarsi a difesa del proprio ospedale – sottolinea il sindaco Andrea Cereser – Il tema non è l’ospedale unico, di cui è stato detto anche troppo, ma il rischio che il taglio dell’unità complessa di chirurgia sia l’inizio di un percorso senza ritorno di smantellamento della sanità di tutto il territorio del sandonatese e del Veneto orientale».
Si era molto parlato di una presunta lettera alla giunta regionale, e le voci non sono state disattese. Uno dei primi atti del coordinamento costituito è stata infatti la lettera rivolta al presidente della Regione Luca Zaia, nella quale si richiede «il ritiro urgente delle schede sanitarie e l’adozione, da parte della Giunta Regionale, della mozione n. 267 approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale il 14 ottobre 2014, che impegna la Giunta regionale a “sospendere ogni iniziativa riguardante la conversione dei presidi ospedalieri di San Donà e di Portogruaro”. E ancora: «Chiediamo altresì il sollecito ripristino della Struttura Complessa di chirurgia dell’Ospedale di San Donà di Piave e il mantenimento degli standard sanitari alla situazione del 14 ottobre u.s., data del pronunciamento del Consiglio Regionale».
Le associazioni partecipanti, infatti, ritengono che questo ritiro e il coordinamento tra enti e regione sia indispensabile per la buona riuscita di una sanità territoriale.
«Il Coordinamento per la buona sanità rifiuta i particolarismi anche perché molte delle associazioni intervenute non sono solo sandonatesi ma hanno un radicamento in tutto il Veneto Orientale – ha ribadito il sindaco – Quindi non c’è alcuna forma di contrapposizione tra un territorio e l’altro. Anzi, in molti hanno anche sottolineato come la riduzione del reparto di chirurgia di San Donà ad unità semplice dipendente da Portogruaro, sia un danno anche per quest’ultimo ospedale».
