CAPOSILE: ARRIVANO DUE NUOVE PISTE CICLOPEDONALI SUL PONTE DELLA PIAVE VECCHIA

Due nuove corsie ciclopedonali per garantire un collegamento più sicuro tra Caposile e le aree circostanti. Proseguono i lavori di completamento del ponte sulla Piave Vecchia, recentemente riaperto al traffico veicolare grazie a un intervento promosso dalla Città Metropolitana di Venezia, nella frazione di Musile di Piave. Il progetto ora si arricchisce con la realizzazione di due tracciati dedicati a pedoni e ciclisti su entrambi i lati della strada regionale 43, da via Chiesanuova fino alle Cantine Ponte e al centro della frazione, dove si trova anche la fermata dell’autobus.
Il nuovo intervento, già progettato e interamente finanziato dall’ente metropolitano, punta a migliorare l’accessibilità, la sicurezza e la qualità della mobilità dolce in un’area strategica per i collegamenti tra l’entroterra e il litorale.
«I lavori sul ponte di Caposile non sono ancora conclusi – spiega il sindaco di Musile di Piave Silvia Susanna –. Manca un elemento fondamentale: due piste ciclopedonali che metteranno in sicurezza chi si muove a piedi o in bicicletta. Come Vicesindaco della Città Metropolitana ho seguito personalmente il progetto, ringraziando i tecnici e la direzione generale per aver accolto le sollecitazioni mie e del sindaco di San Donà, Alberto Teso. Un sentito ringraziamento va anche al sindaco metropolitano Luigi Brugnaro, per l’impegno continuo nel potenziamento della viabilità e per l’attenzione rivolta all’utenza più vulnerabile».
L’opera risponde anche alle richieste dei cittadini, che negli scorsi mesi avevano segnalato la pericolosità del tratto stradale, soprattutto dopo la rimozione dei precedenti camminamenti sui lati del ponte. L’aggiunta delle corsie ciclopedonali rappresenta quindi una risposta concreta alle esigenze del territorio.
In parallelo, un ulteriore tracciato ciclopedonale è in corso di realizzazione da parte delle Cantine Ponte, che collegherà la strada provinciale Caposile–Musile con la strada regionale 43, creando un sistema integrato di percorsi sicuri per la mobilità sostenibile.
«Si tratta di interventi attesi e necessari – conclude Susanna – che rispondono a un’esigenza reale di sicurezza e qualità della vita, valorizzando al contempo l’interconnessione del nostro territorio».
Fonte: Comunicato Stampa