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LA “STROKE UNIT” DELL’ULSS4 COMPIE 25 ANNI

LA “STROKE UNIT” DELL’ULSS4 COMPIE 25 ANNI

L’unità di cura intensiva per l’ictus celebra il primo quarto di secolo con un convegno scientifico 

Correva l’anno 1999 quando, presso l’ospedale di Portogruaro, nell’allora Ulss10 (oggi Ulss4), nasceva la Stroke Unit, una delle prime unità operative specializzate nella cura dell’ictus in Italia. Un’iniziativa pionieristica guidata dal dottor Sebastiano d’Anna, che contribuì anche alla stesura del piano regionale Stroke. Fin dal principio, questa struttura ha salvato vite e prevenuto disabilità permanenti in molte persone colpite da ictus, una patologia che nel mondo occidentale rappresenta la terza causa di morte e la prima causa di invalidità permanente.

Nel Veneto, ogni anno, circa 10.000 persone vengono colpite da ictus: di queste, 2.000 perdono la vita entro poche settimane e altre 2.000 subiscono gravi disabilità. In 25 anni di attività, la Stroke Unit di Portogruaro ha accolto oltre 7.500 pazienti, con una media annuale di 300 ricoveri, trattando principalmente ictus ischemici ed emorragici.

Il 2009 ha segnato un’importante evoluzione con l’introduzione della trombolisi endovenosa, una terapia che permette di ripristinare il flusso sanguigno nel cervello. Dal suo avvio, questa tecnica è stata applicata circa 600 volte, con un significativo aumento dei casi trattati: dalle 5 trombolisi del 2009 alle oltre 70 del 2023. “Oggi riusciamo a trattare con trombolisi circa un terzo dei pazienti, un risultato reso possibile grazie a percorsi specifici e alla collaborazione con altri centri specializzati,” spiega il dottor Luca Valentinis, direttore della Neurologia dell’Ulss4.

In casi selezionati, la trombolisi viene seguita da un intervento di trombectomia, reso possibile dalla collaborazione con la Neurologia e la Neuroradiologia di Mestre. Questi interventi, insieme a una gestione integrata dell’ictus, hanno permesso alla Stroke Unit di ottenere il riconoscimento europeo “Angels Diamond” nel 2022, per i risultati eccellenti nelle cure in fase acuta e per il basso tasso di mortalità a 30 giorni: solo il 5%, rispetto al 10% della media nazionale.

“Nel corso degli anni, la Stroke Unit è diventata un centro di riferimento – osserva Mauro Filippi, direttore generale dell’Ulss4 – grazie a un sistema integrato che coinvolge emergenza, radiologia, riabilitazione e medici di base, ma soprattutto grazie alla dedizione e competenza del personale”.

Il 16 novembre, sarà celebrato il 25° anniversario della Stroke Unit con un convegno scientifico presso il palazzo della “Fondazione San Giuseppe Calasanzio” in via Seminario 31 a Portogruaro. L’evento vedrà la partecipazione di esperti dell’Ulss4, della sanità veneta e di altre regioni.

Fonte: Comunicato Stampa

 

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