RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA NOTA PERVENUTA DAI CONSIGLIERI COMUNALI, ILDEBRANDO LAVA E FRANCESCA SIMIELE, DELLA “LISTA CIVICA UNIAMO LE ENERGIE PER MUSILE” Reviewed by on . Rating: 0

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA NOTA PERVENUTA DAI CONSIGLIERI COMUNALI, ILDEBRANDO LAVA E FRANCESCA SIMIELE, DELLA “LISTA CIVICA UNIAMO LE ENERGIE PER MUSILE”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA NOTA PERVENUTA DAI CONSIGLIERI COMUNALI, ILDEBRANDO LAVA E FRANCESCA SIMIELE, DELLA  “LISTA CIVICA UNIAMO LE ENERGIE PER MUSILE”

Ordine del giorno Autonomia del Veneto

 Colleghi consiglieri, abbiamo letto con attenzione il testo proposto a questa assemblea dal Consigliere Comunale Vittorino Maschietto. L’ordine del giorno, evidentemente politico, tratta un argomento (vedi allegato)  caro ai Veneti, che come ben rappresentato nelle premesse, hanno risposto SI alla chiamata alle urne di quel 22 ottobre 2017.

Chiamata alle urne arrivata dopo tre anni di duro lavoro legislativo e giuridico, durante il quale la Regione Veneto ha fatto valere il legittimo diritto ad esprimersi e a far esprimere il suo popolo, su un tema previsto e dettato dalla Costituzione Italiana all’art.116 comma terzo e successivi.

Ricordiamo bene quel periodo intenso.

Per la prima volta, dopo le richieste di indipendenza del Veneto, peraltro non contemplate in Costituzione, e dopo l’archiviazione da parte dell’allora Governo Monti del Federalismo fiscale, si è giunti a cavalcare, nell’alveo costituzionale il tema dell’autonomia, non solo del Veneto ma di qualunque regione ne avesse fatto richiesta. Ricordiamo le regioni Lombardia ed Emilia Romagna in primis, sempre a fianco del Veneto, in questa partita che per la Lega, ha sempre rappresentato “la madre di tutte le battaglie politiche” la vera ragione di esistere, da un partito che ha sempre posto la questione settentrionale al centro del dibattito politico romano.

Ebbene come detto, in premessa tutti noi ci siamo impegnati in modo convinto, per votare, e far votare SI a quel referendum. Oltre il 57% dei veneti è andato alle urne quel giorno, ed oltre il 98% ha votato per ottenere ulteriori e maggiori forme di autonomia. Questa partita fortemente voluta dal Presidente Luca Zaia, si è conclusa appunto a fine di ottobre 2017, da lì doveva partire un serrato negoziato, cosi come previsto dalla stessa Costituzione, che doveva portare ad un’intesa Stato Regione. Nelle premesse dell’odg invece il Consigliere Comunale Maschietto, erroneamente, in modo fuorviante cita: “tenuto conto che più di quattro anni sono trascorsi dall’esito del referendum e che le lungaggini burocratiche statali non hanno permesso una seria condivisione di intenti ai fini della concretizzazione ed applicazione dell’autonomia veneta” ben sapendo che il tema è del tutto politico, dettato da volontà, priorità e peso politico specifico nei palazzi romani. Per questo non le fa onore parlare di lungaggini burocratiche, che nulla hanno a che vedere con la volontà politica, di arrivare al risultato finale.

Volontà politica, che tornando a fare un po’ di cronistoria, doveva esserci assicurata dal voto della primavera 2018, quando dal Veneto sono stati eletti, e quindi catapultati in Parlamento decine di rappresentanti che fino a qualche mese prima si stracciavano le vesta per arrivare in tempi certi al risultato sperato, l’autonomia appunto. E’ fatta, ci siamo detti in molti, abbiamo votato il referendum, abbiamo dato uno strumento importante in mano ai neo eletti deputati del Veneto, non resta che sostenerli nel loro lavoro per chiudere la partita.

Ebbene sono trascorsi quasi cinque anni, si sta concludendo per fortuna, diciamo noi, anche questa legislatura romana e nulla di concreto si è visto. I rappresentanti della Lega Nord, ora Lega per Salvini Premier, hanno consumato in questi anni troppe energie per slogan, selfie, preoccupandosi solo di far sapere al popolo che godono di buona salute, niente più.

Di Autonomia neppure l’ombra.

Ora caro Vice Sindaco, lei a pochi mesi dalla fine del mandato dei parlamentari, di punto in bianco, viene a chiederci di votare questo odg che sa di beffa.

Noi non voteremo questo odg, perché siamo persone serie, e riteniamo che non debba essere un Consiglio Comunale a dover rivangare un messaggio politico che i Veneti hanno già dato il 22 ottobre 2017. Lei non si laverà la coscienza, approvando questo testo che non servirà a nulla, e lei lo sa bene, ma che ha l’unico scopo di cercare di riscaldare i cuori ai Veneti riportandoli a discutere di un tema sul quale avete palesemente fallito. Dico avete perché lei, firmatario di questo odg, non solo è Vice Sindaco da 11 anni in questo Comune, ma è anche membro del direttivo provinciale della Lega, quindi dirigente di questo partito, con responsabilità precise. Ci piacerebbe sapere, invece di chiederci di votare questo odg, in questi anni di cosa avete dibattuto a livello politico, di certo non di Autonomia del Veneto e di politiche a tutela delle famiglie e imprese venete.

La vediamo sempre in gran spolvero con i parlamentari locali, sempre attivi nei social, su temi per lo più inutili,  ma non abbiamo visto un solo documento in questi anni che attesti la ferma volontà di arrivare alla sospirata Autonomia del Veneto. Non ci dilunghiamo oltre, il vero giudizio lo darà il popolo nella prossima primavera, con il voto alle politiche. In cuor nostro speriamo che si riparta con una vera classe politica, che difenda i nostri territori ed i nostri interessi, che venga messa da parte la leadership dei segretari politici, in particolare il suo, che ha accarezzato più la speranza di diventare Premier, piuttosto che agli interessi del Nord. Ormai li vediamo tutti i titoli di coda.

Noi voteremo un deciso NO a questo odg e non avvalleremo questa sua ridicola commedia.

I Consiglieri Comunali “Lista Civica Uniamo le energie per Musile”, Ildebrando Lava e Francesca Simiele

      Odg Autonomia Maschietto.pdf

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