BILANCIO. LA GIUNTA APPROVA IL RENDICONTO GENERALE 2020 SENZA RICORRERE ALLA PROROGA DEL DECRETO SOSTEGNI. ASSESSORE CALZAVARA, “IL RISPETTO DEI TERMINI E’ ESEMPIO DI FINANZA PUBBLICA VIRTUOSA E IN VENETO LE FATTURE SI PAGANO CON 16 GIORNI DI ANTICIPO”
La Giunta regionale ha approvato, oggi, il Rendiconto 2020 che, ora, sarà sottoposto al vaglio della Prima Commissione consiliare prima di approdare all’aula del Consiglio regionale per il voto definitivo.
Nonostante il momento storico, lo ha fatto senza ricorrere alla proroga concessa dal “Decreto Sostegni”, che consente di rinviare l’approvazione del Rendiconto di gestione al 30 giugno 2021.
“Abbiamo approvato il documento nei tempi stabiliti senza utilizzare il rinvio concesso dal decreto. I numeri fondamentali del rendiconto – sottolinea l’Assessore al Bilancio e alla Programmazione, Francesco Calzavara – testimoniano uno stato di buona salute dei conti della Regione, soprattutto se si considera che le amministrazioni regionali sono sempre più impegnate a misurarsi in un contesto contrassegnato da rigidissime regole di finanza pubblica. Al 31 dicembre, ad esempio, il fondo cassa ammontava a ben 1.304.330.914,29 euro un dato che, similmente a quanto avviene in una buona azienda privata, è indice di rigore e acquisisce particolare rilevanza abbinandolo ai tempi di pagamento della Regione. Anche nel 2020 le fatture sono state pagate con 16 giorni di anticipo rispetto ai termini di legge, che impongono la scadenza a 30 giorni”.
“Segno di particolare impegno da parte dell’Amministrazione – prosegue Calzavara – è anche la lettura del risultato di amministrazione di competenza, ossia l’equilibrio tra le risorse raccolte e quelle impiegate. Con un positivo di 983.545.733,15 euro si registra un miglioramento di ben 91.219793,29 euro, rispetto al valore del 2019”.
“Non ultimo, il valore positivo del nostro fondo cassa – conclude l’Assessore – che ci ha messo nelle condizioni di non dover ricorrere a finanziamenti bancari per gli investimenti già autorizzati prima del 2015, rendendo possibile un altro importante risultato: la riduzione del debito autorizzato e non contratto, di circa 225 milioni di euro. Con riferimento, poi, alla spesa corrente pro capite, questa risulta pari a 2.565 euro, dei quali 2.082 pari all’81,2% sono stati riservati all’ambito sanitario. Per quanto riguarda la spesa in conto capitale, la quota pro capite è pari a 97 euro, la maggior parte dei quali (89 euro) destinati al finanziamento di interventi sul territorio”.
Fonte: Comunicato stampa
