BIGON E ZOTTIS (PD): “SULL’ACQUISTO DEI VACCINI ANTI COVID NO A DEMAGOGICA PROPAGANDA. CHI È DISPONIBILE A FARE DONAZIONI PER PAGARE UN PRODOTTO CINQUE VOLTE DI PIÙ?” Reviewed by on . Rating: 0

BIGON E ZOTTIS (PD): “SULL’ACQUISTO DEI VACCINI ANTI COVID NO A DEMAGOGICA PROPAGANDA. CHI È DISPONIBILE A FARE DONAZIONI PER PAGARE UN PRODOTTO CINQUE VOLTE DI PIÙ?”

BIGON E ZOTTIS (PD): “SULL’ACQUISTO DEI VACCINI ANTI COVID NO A DEMAGOGICA PROPAGANDA.  CHI È DISPONIBILE A FARE DONAZIONI PER PAGARE UN PRODOTTO CINQUE VOLTE DI PIÙ?”

“Sui vaccini non si facciano sparate a effetto e demagogiche per finire sui giornali. È evidente che se la Regione vuole comprare ulteriori dosi in proprio è destinata a pagare un prezzo maggiore rispetto a quello strappato dall’Unione Europea. Stupisce lo stupore di Zaia, sono ‘normali’ economie di scala. Tutti vorremmo più dosi e più personale per accelerare le operazioni così da raggiungere prima possibile l’immunità di gregge, ma non si può prendere in giro le persone. Se ci sono imprenditori volenterosi, disponibili a dare una mano, ben vengano; perché, però, dovrebbero fare una donazione alla Regione per comprare un prodotto identico a quello fornito dall’Ue a un costo cinque volte superiore? Sarebbe illogico”. 

E’ quanto affermano le rappresentanti in commissione Sanità del Partito Democratico, Anna Maria Bigon (vice presidente) e Francesca Zottis, intervenendo sull’ipotesi di acquistare sul libero mercato vaccini contro il Covid 19, almeno un milione, lanciata dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che oggi ha parlato di ‘trattative in fase avanzata’.

“Su argomenti così delicati andare in ordine sparso rischia di essere controproducente: quali garanzie ci sono, per esempio, sulla continuità della fornitura, che dovrà tener conto anche della diversa efficacia rispetto alle varianti del virus? Un conto è contrattare come Unione Europea, un altro come singola Regione. Tutto questo al netto del fattore economico, su cui però Zaia non può cavarsela con un ‘quanto vale una vita umana?’ per giustificare qualsiasi decisione. Perché per salvare le persone si poteva fare molto di più anche nei mesi precedenti, agendo sulla prevenzione: dai dati mai caricati sull’App Immuni ai test rapidi di vecchia generazione nelle case di riposo al posto dei tamponi molecolari, dall’organizzazione dei Sisp fino all’intensificazione dei controlli per verificare il rispetto delle misure di isolamento e quarantena”.

Fonte: Comunicato stampa

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