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SAN DONA’ DI PIAVE: Comunicazioni del Sindaco

SAN DONA’ DI PIAVE: Comunicazioni del Sindaco

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato pervenuto dalla segreteria del Sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser, in merito alla manifestazione di venerdì 11 settembre, indetta dai commercianti per la mancata organizzazione della Fiera del Rosario 2020..

Comprendo la preoccupazione degli espositori che solitamente frequentano la fiera di San Donà.

Io sono il primo a volere la fiera e con me molti sandonatesi, ma quest’anno la situazione è straordinaria, dal punto di vista sanitario, e le misure che si prendono devono pure essere straordinarie.

La motivazione dell’annullamento della fiera nella sua forma “completa” sta nelle parole che loro stessi hanno usato: quello di San Donà è uno degli eventi più importanti della Regione, capace di attirare decine di migliaia di persone nei giorni in cui si tiene. E, semplicemente, non c’è la possibilità di garantire il distanziamento per afflussi così ingenti. È lo stesso motivo per cui non è stato fatto il Redentore a Venezia (dove le calli strette obbligano le persone a stiparsi) e tante altre manifestazioni sono state annullate, come il Mirano Summer Fest, cancellato poche ore prima dell’avvio.

La decisione che abbiamo preso è stata quella di confermare i mercati “ordinari” (quello agricolo del sabato mattina, quello mensile dell’antiquariato e quello settimanale del lunedì mattina), estendendone gli orari di apertura.

Si tratta di attività che conosciamo bene e che siamo riusciti a gestire in sicurezza sin dai primi giorni in cui è stato reso possibile dopo il lock-down, grazie all’impegno del Comune, della Polizia Locale e della Protezione Civile.

Immaginare di gestire 400 espositori in più (quelli del mercato straordinario), oltre ai quasi 100 giostrai e ai 200 espositori della fiera campionaria è una sfida superiore alle nostre forze. E capace di vanificare tutti gli sforzi che stiamo facendo per garantire la ripresa delle scuole in sicurezza e per evitare un nuovo blocco delle attività economiche.

La situazione sanitaria del sandonatese è in una fase molto delicata: si pensi a quanto sta accadendo a Fossalta di Piave o qui a San Donà dove, dopo mesi in cui si registrava in media un nuovo caso a settimana, si è passati ad oltre 20 la settimana scorsa.

La guardia, quindi, va tenuta molto alta.

L’obiettivo è quello di organizzare poche cose, in sicurezza, a favore soprattutto dei sandonatesi, evitando di attirare troppe persone dai comuni vicini, per i motivi di cui sopra.

Ricordo, poi, che la nostra proposta deve essere sottoposta al vaglio dell’azienda sanitaria, della Prefettura e della Questura che, pure, hanno una importante voce in capitolo.

Si pensi che pure la storica processione della Madonna del Colera, prevista tra due domeniche, verrà sostituirà da una celebrazione “in forma statica” e con accesso contingentato, stante la difficoltà di garantire il distanziamento.

Se è così per un evento che coinvolge poche centinaia di persone, si pensi a come sarebbe difficile gestirne decine di migliaia.

Dopodiché riconosco che anche le imprese che protestano sono attività economiche che, in questo particolare contesto, devono essere aiutate a superare questo difficile periodo.

Ma per questo devono intervenire soprattutto gli enti superiori, nonostante il nostro Comune abbia comunque fatto la propria parte stanziando 250.000 euro delle proprie risorse per le attività produttive e altrettanti per le famiglie in difficoltà.

Il Sindaco
Andrea Cereser

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