IL DELEGATO COMUNALE CONFCOMMERCIO JESOLO, ALBERTO TESO, REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL PREFETTO DI VENEZIA APPARSE OGGI SUL QUOTIDIANO “IL GAZZETTINO” E INERENTI LO SVILUPPO EDILIZIO IN CITTÀ E IL POSSIBILE FUTURO DELL’AREA ORA “CROCE ROSSA” Reviewed by on . Rating: 0

IL DELEGATO COMUNALE CONFCOMMERCIO JESOLO, ALBERTO TESO, REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL PREFETTO DI VENEZIA APPARSE OGGI SUL QUOTIDIANO “IL GAZZETTINO” E INERENTI LO SVILUPPO EDILIZIO IN CITTÀ E IL POSSIBILE FUTURO DELL’AREA ORA “CROCE ROSSA”

IL DELEGATO COMUNALE CONFCOMMERCIO JESOLO, ALBERTO TESO, REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL PREFETTO DI VENEZIA APPARSE OGGI SUL QUOTIDIANO “IL GAZZETTINO” E INERENTI LO SVILUPPO EDILIZIO IN CITTÀ E IL POSSIBILE FUTURO DELL’AREA ORA “CROCE ROSSA”

“Quarta incomprensibile uscita del Prefetto di Venezia sulla città di Jesolo, in poco più di 15 giorni.”

  • Prima la proposta di chiudere la città alle 22.00, cosa che avrebbe portato al fallimento centinaia di attività commerciali;
  • Poi l’affermazione offensiva sul modello economico jesolano, che sarebbe volto esclusivamente alla ricerca del guadagno facile in poco tempo;
  • Poi, ancora, l’accusa ai locali di essere in qualche modo responsabili della diffusione del virus, in quanto all’interno degli stessi succederebbe “di tutto” in spregio alle norme anti contagio;
  • Infine, la greve allusione di ieri sui possibili capitali illeciti che starebbero alimentando il mercato immobiliare jesolano.

Invece di sostenere la nostra richiesta di avverare cosa è successo al centro della CRI, il Prefetto pensa bene di lanciare accuse che rischiano di danneggiare decine di imprese e centinaia di investitori che stanno puntando sulla ripresa dell’edilizia nella zona turistica.

È veramente incredibile che un uomo delle istituzioni si lasci andare a simili considerazioni: quest’ultima sui fondi neri nell’edilizia è a dir poco sconsiderata.

Se il Prefetto sa qualcosa, faccia una denuncia circostanziata ed intervenga senza ritardo: da sempre noi chiediamo controlli, verifiche e sanzioni esemplari per chi viola la legge. Che il Prefetto faccia quanto di sua competenza, senza proclami allarmistici sui giornali. Altrimenti la smetta una buona volta con le sue esternazioni gratuite che rischiano di danneggiare l’economia di Jesolo, che già sta faticando enormemente per cercare di uscire da questa che, probabilmente, è la peggiore delle crisi della sua storia.

Se a tutto questo aggiungiamo la gestione, quantomeno poco chiara e trasparente, del caso dell’infezione da Covid-19 nel centro della Croce Rossa di via Levantina, otteniamo un quadro quanto mai desolante.

Chiediamo ai parlamentari ed ai consiglieri regionali eletti nel territorio di intervenire presso il ministro degli Interni per far trasferire immediatamente questo Prefetto, che si è dimostrato del tutto inadatto a svolgere il delicato ruolo che ricopre”.

L’avvocato Alberto Teso  ha presentato formale denuncia-querela, per chiedere che vengano accertati i fatti, in merito ai 43 contagi da Covid-19 tra gli extracomunitari ospiti della Cri di Jesolo.

“Ravvisando nei fatti sovraesposti gli estremi di reato, il sottoscritto sporge formale DENUNCIA-QUERELA nei confronti di tutti i soggetti eventualmente coinvolti nei fatti esposti in narrativa, anche a titolo meramente omissivo, chiedendo che si proceda penalmente nei loro confronti… con riserva espressa di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale per il risarcimento dei danni subiti

La denuncia è anche per l’accertamento di eventuali omissioni ed abuso di atti d’ufficio.

Fonte: Comunicato stampa

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