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GRUPPO PD: “MANIFESTAZIONE SCONCERTANTE: LA MAGGIORANZA OFFRA SOLUZIONI E NON PROTESTE”

GRUPPO PD: “MANIFESTAZIONE SCONCERTANTE: LA MAGGIORANZA OFFRA SOLUZIONI E NON PROTESTE”

“È sconcertante che consiglieri di maggioranza manifestino chiedendo di anticipare le riaperture di attività commerciali, quando la Giunta che sostengono può prendere decisioni diverse rispetto a quelle nazionali. Zaia dice che in Veneto è possibile riaprire tutto? Se è convinto, lo faccia senza nascondersi dietro al Comitato scientifico e ai Dpcm. In Sardegna, per esempio, i parrucchieri riapriranno l’11 maggio. Ed è grave che l’assessora al Lavoro Donazzan vada in piazza San Marco a protestare, anziché impegnarsi ad erogare la cassa integrazione e i pagamenti alle aziende più velocemente”.

 Con queste parole gli esponenti del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini con il capogruppo Stefano Fracasso e i consiglieri Graziano Azzalin, Anna Maria Bigon, Bruno Pigozzo, Claudio Sinigaglia, Andrea Zanoni e Francesca Zottis commentano la protesta promossa da Fratelli d’Italia questo pomeriggio in piazza San Marco.

 “Nel giorno in cui in Veneto riaprono 350.000 imprese, ci aspettiamo dalla maggioranza proposte concrete per far ripartire il resto della regione: un calendario, le modalità di controllo della sicurezza, i fondi che intende mettere a disposizione delle imprese. Se questo piano c’è, lo si porti in Consiglio. Noi chiediamo che si faccia quanto si sta facendo in altre regioni: un contributo di 2.500 euro a fondo perduto per le micro imprese, se hanno registrato perdite del 30% sull’anno precedente. Tra cassa integrazione, bonus 600 euro, bonus spesa, 114 milioni per la sanità il Governo ha messo in Veneto oltre un miliardo. Altri soldi saranno necessari e ci aspettiamo che con il decreto di maggio ne arrivino almeno altrettanti. Ma i colleghi di maggioranza dovrebbero preoccuparsi di fare quello che possono fare a Palazzo Ferro Fini, più che inseguire le proteste”. 

 “Invece che andare in Piazza per la smania di apparire,  consiglieri ed assessori  si preoccupino di organizzare al meglio la fase 2. Per esempio in vista della riapertura delle scuole per l’infanzia, la Regione preveda subito di effettuare tamponi per operatori e bambini, anziché farli in modo tardivo come avvenuto personale sanitario e case di riposo. Caro centrodestra pensa a dire chiaramente che gli operatori sanitari vanno tutelati, perché è grave che si avviino cause contro queste persone che abbiamo descritto fino a ieri come santi e ora rischiano di diventare martiri. E lo stesso vale per gli operatori produttivi: la Giunta trovi i soldi per sostenere a fondo perduto le aziende. Da parte nostra – concludono i consiglieri democratici – ci impegniamo perché il Governo velocizzi l’arrivo dei fondi e che vengano aumentati. Siamo consapevoli che, in caso contrario ci ritroveremo con le attività produttive che riconsegnano le chiavi. Vogliamo un cambiamento radicale: meno burocrazia, più fondi e velocità. Ma non solo a Roma”.

 Fonte: Comunicato stampa


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