COVID-19, INTERROGAZIONE DI BIGON (PD): “LA REGIONE HA INTENZIONE DI ATTIVARE LE USCA E SOSTENERE I MICROTEAM DI MEDICI PER LA SORVEGLIANZA ATTIVA DEI PAZIENTI CON SINTOMI SOSPETTI?” Reviewed by on . Rating: 0

COVID-19, INTERROGAZIONE DI BIGON (PD): “LA REGIONE HA INTENZIONE DI ATTIVARE LE USCA E SOSTENERE I MICROTEAM DI MEDICI PER LA SORVEGLIANZA ATTIVA DEI PAZIENTI CON SINTOMI SOSPETTI?”

COVID-19, INTERROGAZIONE DI BIGON (PD):  “LA REGIONE HA INTENZIONE DI ATTIVARE LE USCA E SOSTENERE I MICROTEAM DI MEDICI PER LA SORVEGLIANZA ATTIVA DEI PAZIENTI CON SINTOMI SOSPETTI?”

“Gli annunci non bastano: quando saranno attivate in Veneto tutte le Unità speciali di continuità assistenziali previste Governo e Regione? Il loro ruolo è fondamentale per la sorveglianza attiva dei pazienti paucisintomatici con sospetta positività al Covid-19 nelle aree dove i medici di medicina generale non lavorano in forma associata”.

A chiedere certezze su tempi e risorse con un’interrogazione a risposta scritta, è la consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon.

“In provincia di Verona l’Ulss 9 ha recentemente approvato il progetto di avvio di cinque delle 19 Usca previste dalla Regione – spiega la Consigliera Bigon - e ha riconosciuto le stesse funzioni a sei ‘microteam’, adeguatamente formati, attivati dai medici di medicina generale grazie a fondi provenienti da privati e da varie associazioni, che hanno permesso di acquistare dispositivi ad alta protezione e noleggiare macchine dotate di tutto il necessario per le visite domiciliari dalle garze ai saturimetri da lasciare a domicilio, passando per termometri a infrarossi ed ecografi portatili”.

“È però evidente che un servizio così importante in questa fase emergenziale non possa poggiare sull’intervento privato: la Regione dovrebbe far partire quanto prima le Usca e sostenere la creazione di ulteriori microteam – conclude Bigon -  con adeguate risorse e garantendo la formazione degli operatori sanitari. Inoltre servirebbe una riorganizzazione dell’attività ambulatoriale dei medici di medicina generale, potenziandone le forme associative e organizzando al loro interno spazi dedicati Covid-19. Ha intenzione di farlo? E, soprattutto, quanto rapidamente?”.

Fonte: Comunicato stampa

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