CORONAVIRUS – CENTRI DIURNI PER DISABILI CHIUSI, PIGOZZO E SINIGAGLIA (PD): “LAVORATORI A CASA SENZA STIPENDIO NÉ CERTEZZE, SERVONO TUTELE IMMEDIATE” Reviewed by on . Rating: 0

CORONAVIRUS – CENTRI DIURNI PER DISABILI CHIUSI, PIGOZZO E SINIGAGLIA (PD): “LAVORATORI A CASA SENZA STIPENDIO NÉ CERTEZZE, SERVONO TUTELE IMMEDIATE”

CORONAVIRUS – CENTRI DIURNI PER DISABILI CHIUSI, PIGOZZO E SINIGAGLIA (PD): “LAVORATORI A CASA SENZA STIPENDIO NÉ CERTEZZE, SERVONO TUTELE IMMEDIATE”

“Servono tutele per gli operatori dei centri diurni per disabili e il personale di assistenza ai disabili delle cooperative impiegato nelle scuole che, con l’emergenza coronavirus, sono a casa senza stipendio. Con spirito collaborativo, chiediamo all’assessore regionale Lanzarin di farsi portavoce presso il ministero della Salute in modo da trovare una rapida soluzione”.

E’ quanto chiedono i consiglieri del Partito Democratico Bruno Pigozzo e Claudio Sinigaglia.

“Con le nuove misure disposte dal Governo per contenere il contagio, i Ceod sono chiusi, così come i Centri diurni per anziani. Ciò, oltre a comportare un ovvio disagio per le famiglie, apre un altro fronte: le persone impiegate in queste strutture sono di fatto disoccupate, vista la chiusura dei centri e l’impossibilità di lavorare a domicilio con le attuali restrizioni. Si trovano in un limbo indefinito. La stessa cosa – aggiungono – vale per il personale delle cooperative impiegato nelle scuole con disabili certificati. Loro, a differenza degli insegnanti, c’è il rischio che non vengano pagati e quindi non hanno la minima certezza sul proprio futuro, poiché non sappiamo fin quando resterà in vigore l’ordinanza. È indispensabile dare una risposta in tempi rapidi, attivando strumenti di sostegno al reddito, in modo che questi operatori non siano penalizzati due volte”.

Fonte: Comunicato stampa

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