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ATVO PROGETTA IL SUO FUTURO E INTANTO CONTINUA A GARANTIRE TUTTE LE SUE CORSE

ATVO PROGETTA IL SUO FUTURO  E INTANTO CONTINUA A GARANTIRE TUTTE LE SUE CORSE

Obiettivo: rilancio.

Mentre non arretra di un passo l’impegno nei confronti del territorio, nonostante la grave emergenza sanitaria che anche il Veneto Orientale sta vivendo, ATVO sta iniziando a progettare il futuro prossimo, con nuove idee e nuovi progetti.

“Stiamo lavorando ad alcuni progetti rivolti al mondo del turismo – anticipa il presidente di ATVO, Fabio Turchetto – ovvero per un settore molto importante per il territorio e per lo stesso trasporto pubblico e sul quale l’azienda ha sempre investito molto, ottenendo risultati molto gratificanti, in particolare nella risposta dei nostri utenti, italiani e stranieri. Oltre all’obiettivo, che già avevamo anticipato, dell’acquisto di nuovi bus, proseguendo con il progetto di rinnovo del parco-mezzi, tecnologicamente avanzati anche per il rispetto dell’ambiente, stiamo lavorando su nuove linee e nuove idee per agevolare il viaggio, anche per chi poi vuole scoprire il territorio in bici”.

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ATVO,  inoltre, contatterà tutti i referenti esteri per pensare al dopo emergenza e ricostruire la fiducia nei confronti del nostro Paese.

Nel frattempo c’è da gestire l’emergenza. Anche in questi giorni ATVO ha garantito praticamente tutte le corse.

“Abbiamo sospeso solo quelle di collegamento con gli aeroporti – spiega il Direttore di ATVO, Stefano Cerchier – ma per il resto garantiamo tutte le corse, agli stessi orari di sempre”.

Questo, naturalmente, nel pieno rispetto della sicurezza del personale dipendente nonché degli utenti.
“Continuiamo ad effettuare costantemente la sanificazione di tutti i mezzi (sono complessivamente 303) attraverso i due procedimenti – continua il Direttore -: quindi con la diffusione manuale di uno specifico detergente disinfettante liquido concentrato. Sanificazione che interessa anche le aree comuni (come le sale d’attesa), gli uffici e le officine. Per quanto riguarda l’interno, gli utenti vengono fatti salire dalla porta posteriore; quindi è stato posto un blocco (con del nastro) a circa due metri dall’autista. Le distanze tra utenti? Ad oggi registriamo un carico massimo di 5 persone a corsa; su un bus che tiene 50 posti, c’è spazio sufficiente affinché gli utenti si possano accomodare distanziati tra loro”.

 Fonte: Comunicato stampa

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