FRACASSO E SINIGAGLIA (PD): “LA LEGA SI SVEGLIA DOPO UN MESE E SI ACCORGE CHE LA LEGGE ELETTORALE VOLUTA DA SALVINI È UNA MOSTRUOSITÀ INAPPLICABILE”
“Con appena un mese di ritardo la Lega si accorge che il referendum sulla legge elettorale non sta in piedi. Adesso propone di sollevare il conflitto di attribuzione di fronte alla Corte Costituzionale sull’eventuale sospensione dell’esito referendario per inapplicabilità immediata della legge. Una sospensione inevitabile poiché non permetterebbe di andare al voto senza l’intervento del Parlamento. Inoltre con l’abrogazione dell’intera quota proporzionale così come proposto verrebbe fuori una legge bulgara, potenzialmente il 100% dei seggi a un solo partito, una mostruosità”.
È quanto affermano Stefano Fracasso, capogruppo PD e il collega Claudio Sinigaglia, sulla Proposta di deliberazione amministrativa dei consiglieri leghisti Roberto Ciambetti e Alessandro Montagnoli discussa oggi in Prima commissione. Pda non votata dagli esponenti dem, perché hanno ritenuto illegittimo l’intero procedimento.
“Che la legge elettorale voluta da Salvini fosse un obbrobrio l’avevamo detto immediatamente, così come avevamo sottolineato quanto fosse inaccettabile il piegare l’istituzione consiliare alla propaganda del leader leghista. Una proposta referendaria non gradita neanche dal Consiglio, visto che è stata respinta dall’aula appena un mese fa dalla stessa maggioranza, dopo aver fatto le corse per inserirla all’ordine del giorno: legge bocciata con un clamoroso autogol”.
Fonte: Comunicato stampa