ZANONI, BIGON E SALEMI (PD): “PARCO DELLA LESSINIA, NO AL PDL DELLA LEGA CHE NE DIMINUISCE DEL 20% LA SUPERFICIE PROTETTA. È UNA PROPOSTA DANNOSA PER IL TERRITORIO” Reviewed by on . Rating: 0

ZANONI, BIGON E SALEMI (PD): “PARCO DELLA LESSINIA, NO AL PDL DELLA LEGA CHE NE DIMINUISCE DEL 20% LA SUPERFICIE PROTETTA. È UNA PROPOSTA DANNOSA PER IL TERRITORIO”

ZANONI, BIGON E SALEMI (PD): “PARCO DELLA LESSINIA, NO AL PDL DELLA LEGA CHE NE DIMINUISCE DEL 20% LA SUPERFICIE PROTETTA. È UNA PROPOSTA DANNOSA PER IL TERRITORIO”

“Nella regione con il maggior incremento di consumo di suolo d’Italia, si vuole ancora tagliare le aree dei parchi. Il Pdl leghista sulla Lessinia, a prima firma Montagnoli, è dannoso e va assolutamente respinto. Occorre proteggere di più il nostro ambiente, non ridurre le tutele”.

Con queste parole i consiglieri del Partito Democratico Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon e Orietta Salemi, si schierano contro la nuova perimetrazione e zonizzazione del Parco, già illustrata in Seconda commissione, di cui è vicepresidente lo stesso Zanoni.

“Nell’era della sparizione di superfici enormi di foresta, dall’Amazzonia alla Siberia passando per l’Africa, dei 28.000 ettari di bosco rasi al suolo in Veneto dall’uragano Vaia, del consumo suolo e dei cambiamenti climatici, si dovrebbe agire in modo opposto rispetto a quello della Lega”.

“Si tratta di modifiche rischiose – continuano Zanoni, Bigon e Salemi – anziché aumentare le tutele, rimpiccioliamo il Parco della Lessinia eliminando i vaj.  Inoltre vengono cancellate anche alcune vaste aree di collegamento, ricchissime di biodiversità, tra i vaj e gli alti pascoli della Lessinia, con una riduzione di circa il 20% della superficie complessiva. Il parco non è solo vincolo è anche opportunità per turismo, economia locale, nuove professioni se ben gestito. Diminuire la superficie significa mettere a rischio i finanziamenti. Questo deve essere detto chiaro agli amministratori locali perché non sono in ballo solo i confini. Qualcuno ha fatto una stima della riduzione dei finanziamenti a seguito delle modifiche proposte? Per sfruttare al massimo le opportunità, occorre che il territorio sia protagonista. Invece, dopo anni di commissariamento, con la recente legge sui parchi  si sono peggiorate le cose aumentando a dismisura i poteri del presidente della Regione e cancellando dalla Consulta del Parco diverse associazioni. E il Pdl Montagnoli può rappresentare il colpo di grazia”, avvertono i tre consiglieri.

“Due anni fa – conclude Zanoni – ho avuto modo di visitare il Parco accompagnato dai responsabili in occasione della visita della IV Commissione, un territorio da difendere e tutelare coi denti, un Parco ben gestito dove sono arrivati grazie all’impegno e professionalità diversi fondi dalla Regione ma soprattutto dall’Unione Europea utilizzati nei diversi comuni del Parco. Ricordo che la superficie delle aree protette in Veneto è, in percentuale, la metà della media nazionale. Un’amministrazione lungimirante dovrebbe ampliarle, consentendo a i nuovi residenti di godere di queste opportunità, altro che ridurle!”.

Fonte: Comunicato stampa

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