SINIGAGLIA (PD): “LA NUOVA LEGGE SULLO SPORT È UN DISASTRO, LA SETE DI POTERE DELLA LEGA SVUOTA IL CONI E METTE A RISCHIO LE OLIMPIADI. ZAIA INTERVENGA SUBITO” Reviewed by on . Rating: 0

SINIGAGLIA (PD): “LA NUOVA LEGGE SULLO SPORT È UN DISASTRO, LA SETE DI POTERE DELLA LEGA SVUOTA IL CONI E METTE A RISCHIO LE OLIMPIADI. ZAIA INTERVENGA SUBITO”

SINIGAGLIA (PD): “LA NUOVA LEGGE SULLO SPORT È UN DISASTRO, LA SETE DI POTERE DELLA LEGA SVUOTA IL CONI E METTE A RISCHIO LE OLIMPIADI.   ZAIA INTERVENGA SUBITO”

“La sete di potere della Lega può mettere a rischio le Olimpiadi del 2026. La legge di riforma dello sport è pessima, perché riduce drasticamente l’autonomia al Coni affiancandogli una società per azioni partecipata dal Governo. Questo scontro con il mondo dello sport doveva essere evitato, non giova a nessuno.  Entra in campo addirittura il Cio con esiti potenzialmente disastrosi per l’Italia, visto che si parla di incompatibilità con la Carta olimpica. La lettera inviata a Malagò è durissima. Zaia perché resta in silenzio? Sa benissimo che l’assegnazione dei Giochi del 2026 può tornare in bilico, ma continua a rimanere sotto scacco, succube della sete di potere clientelare di Salvini e Giorgetti”.

Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico, esprime tutte le proprie perplessità sul bracco di ferro in atto tra Governo e Coni dovuto alla legge di riforma dello sport già al voto domani, con la nascita di Sport e salute, società di servizi partecipata dal ministero delle Finanze.

“Si vuol togliere al Coni ogni autonomia decisionale, azzerando le risorse, che passeranno da 410 milioni a poco più di 40; sarà la nuova società a gestire la maggior parte dei fondi, inclusi i contributi alle Federazioni. Una prospettiva che ha allarmato anche il Comitato olimpico internazionale, secondo cui la legge di riforma non garantirebbe l’autodeterminazione del Coni nel definire la sua struttura e la sua governance, anzi ne intaccherebbe l’autonomia in sei punti, oltre ad essere incompatibile con l’articolo 27 della Carta olimpica Le conseguenze, a quanto si legge, potrebbero essere gravissime, fino ad arrivare alla sospensione dell’Italia dal Cio, con gli atleti che gareggerebbero come indipendenti alle prossime Olimpiadi. Ma non solo, sarebbe a quel punto inevitabile ricorso della Svezia per ottenere i Giochi invernali del 2026, assegnati a Milano-Cortina. Uno scenario disastroso che va assolutamente scongiurato. Gli appetiti clientelari della Lega non devono compromettere l’Olimpiade e l’autonomia del Coni e dello sport”.

Fonte: Comunicato stampa

Lascia un Commento

2021 Piavetv ©

Scroll to top