BIGON (PD): “FORZATURE NEGLI AFFIDI DELL’ULSS 9? LA REGIONE VERIFICHI QUANTO DENUNCIATO DA UN’EX DIRIGENTE. OCCORRE TUTELARE FAMIGLIE, MINORI E IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIALI: ACCERTARE E PUNIRE GLI EVENTUALI RESPONSABILI, SENZA SPARARE NEL MUCCHIO” Reviewed by on . Rating: 0

BIGON (PD): “FORZATURE NEGLI AFFIDI DELL’ULSS 9? LA REGIONE VERIFICHI QUANTO DENUNCIATO DA UN’EX DIRIGENTE. OCCORRE TUTELARE FAMIGLIE, MINORI E IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIALI: ACCERTARE E PUNIRE GLI EVENTUALI RESPONSABILI, SENZA SPARARE NEL MUCCHIO”

BIGON (PD): “FORZATURE NEGLI AFFIDI DELL’ULSS 9? LA REGIONE VERIFICHI QUANTO DENUNCIATO DA UN’EX DIRIGENTE.   OCCORRE TUTELARE FAMIGLIE, MINORI E IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIALI: ACCERTARE E PUNIRE GLI EVENTUALI RESPONSABILI, SENZA SPARARE NEL MUCCHIO”

“Famiglie e minori devono essere tutelati, così come l’istituto dell’affido. La Regione verifichi se davvero ci sono state forzature per allontanare i bambini dai loro genitori, come affermato da un ex dirigente dell’Ulss 9 Scaligera. Parole gravissime che rischiano di minare la credibilità del sistema dei servizi sociali e di chi lavora seriamente per farlo funzionare, pur in assenza di prove”.

Con queste parole, Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico, chiede che venga fatta assoluta chiarezza sulle dichiarazioni anonime rilasciate al quotidiano ‘L’Arena’, sollecitando un intervento della Giunta Zaia, attraverso un’interrogazione a risposta scritta firmata dall’intero gruppo consiliare.

“Nell’articolo si parla di una decina di allontanamenti di bambini in mancanza di motivazioni corrette, di blitz con cui vengono prelevati mentre sono fuori casa e senza avvisare i genitori, attaccando duramente i consulenti tecnici d’ufficio del Tribunale che forniscono i pareri su cui poi i giudici sono chiamati a decidere. Sparare nel mucchio è sempre sbagliato, a maggior ragione in un campo delicato come questo: non si può screditare la professionalità e la dedizione di chi si impegna a per garantire un futuro migliore a tanti bambini, cercando la soluzione per far fronte a carenze educative e difficoltà familiari. Non possiamo accettare un attacco indiscriminato al sistema dei servizi sociali, che in Veneto ha formato negli anni una rete di famiglie affidatarie decisamente affidabile e positiva – sottolinea Bigon – Per questo auspichiamo una seria e scrupolosa verifica da parte della Regione, in modo da tutelare tutti i soggetti interessati e accertare le eventuali responsabilità. Chi sbaglia deve pagare, ma la caccia alle streghe non serve a nessuno”.

Fonte: Comunicato stampa

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