MOSE, INTERROGAZIONE DI PIGOZZO E ZOTTIS (PD): “THETIS E COMAR, LA REGIONE INTERVENGA PRESSO PARLAMENTO E GOVERNO: ASSURDO PERDERE 250 POSTI DI LAVORO ALTAMENTE QUALIFICATI” Reviewed by on . Rating: 0

MOSE, INTERROGAZIONE DI PIGOZZO E ZOTTIS (PD): “THETIS E COMAR, LA REGIONE INTERVENGA PRESSO PARLAMENTO E GOVERNO: ASSURDO PERDERE 250 POSTI DI LAVORO ALTAMENTE QUALIFICATI”

MOSE, INTERROGAZIONE DI PIGOZZO E ZOTTIS (PD):  “THETIS E COMAR, LA REGIONE INTERVENGA PRESSO PARLAMENTO E GOVERNO: ASSURDO PERDERE 250 POSTI DI LAVORO ALTAMENTE QUALIFICATI”

“Non c’è alcuna logica né beneficio nel lasciare a casa 250 persone che finora, con le loro competenze, si sono occupate di progettazione, realizzazione e gestione del Mose. La Giunta Zaia intervenga presso tutte le istituzioni coinvolte affinché si eviti l’ennesimo dramma occupazionale”.

È quello che chiedono in un’interrogazione i consiglieri del Partito Democratico Bruno Pigozzo e Francesca Zottis, dopo la bocciatura all’interno del decreto Sblocca cantieri di un emendamento integrativo per tutelare i lavoratori di Thetis e Comar che si sono occupati del sistema di paratie mobili per conto del “Consorzio Venezia Nuova.”

“I numeri, ma non solo quelli, dovrebbero far riflettere: stiamo parlando di ben 250 dipendenti, e delle loro famiglie, che rischiano di finire sulla strada. È incomprensibile come il Commissario della nuova struttura pubblica, una volta che il Mose sarà entrato in funzione, possa decidere di avvalersi di altre aziende, non meglio specificate, quando c’è già del personale altamente qualificato, con preziose competenze specifiche accumulate nel corso degli anni. Sarebbe un clamoroso autogol e anche pericoloso, considerando da un lato la complessità del sistema Mose e i delicati equilibri ambientali della Laguna di Venezia dall’altro” evidenziano i due consiglieri democratici.

“Siamo d’accordo con i sindacati che hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto, ma serve un impegno di tutte le istituzioni per scongiurare questa gravissima perdita di posti di lavoro. A partire dalla Regione, in coerenza con la nostra mozione approvata all’unanimità dal Consiglio già a ottobre 2017”.

Fonte: Comunicato stampa

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