AGENDA 2030. VICEPRESIDENTE FORCOLIN AVVIA I LAVORI PER LA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA REGIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

“In generale il Veneto dimostra una migliore performance nel percorso di transizione verso lo Sviluppo Sostenibile rispetto alla media nazionale, pur essendovi ampi margini di miglioramento. La strategia regionale in questo ambito costituisce una formidabile occasione non solo per fare il punto tutti insieme su dove siamo come Veneto ma, soprattutto, per individuare nuove traiettorie di crescita, ossia: nuovi prodotti, servizi, modelli di occupazione, modi di vita”.

Con queste parole, il vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto Gianluca Forcolin ha dato avvio al processo di costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile ambientale, economico e sociale, in raccordo con la Strategia Nazionale e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ieri 3 giugno alla presenza di un’ampia platea di rappresentanti del mondo economico e sociale del Veneto.

L’Agenda 2030, nell’ambito delle 5 P – Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership – individua 17 obiettivi di sviluppo sostenibile finalizzati a un modello di crescita che coniughi gli aspetti economici con quelli sociali e ambientali, in grado di assicurare una società con maggiore benessere, più equa e prospera, nel rispetto delle generazioni future.

“Con deliberazione del 18 settembre 2018 – prosegue Forcolin -  è stato dato avvio al processo di elaborazione della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, in raccordo con tutta la programmazione regionale. A tal fine è stata istituita una cabina di regia, coordinata dal Segretario Generale della Programmazione, proprio a testimoniare il carattere trasversale dello sviluppo, ed è previsto un ampio coinvolgimento delle istituzioni locali e della società civile, anche attraverso l’istituzione di un Forum Regionale, di tavoli tematici e di un sito web dedicato”.

“Penso che, per molti aspetti, siamo già nella sostenibilità – aggiunge il Vicepresidente – molti progetti, magari poco conosciuti, vanno in questa direzione. Mi riferisco, ad esempio, al turismo sostenibile, alla legge regionale sul consumo del suolo, ai moltissimi investimenti che i nostri imprenditori sostengono con sguardo lungimirante. Siamo una regione molto sviluppata, ed è chiaro che la Agenda 2030, che si rivolge a tutti i paesi, deve essere opportunamente declinata. Ma, proprio per questo, abbiamo la responsabilità di diventare modello di benessere non solo per noi e per le generazioni future ma anche per gli altri territori e le altre comunità.”

Fonte: Comunicato stampa