“MULTE AI CONSUMATORI DI DROGA: VENEZIA DIMOSTRA CHE SI PUO’” ASCOM TORNA ALLA CARICA CON LA PROPOSTA DEL 2017 Reviewed by on . Rating: 0

“MULTE AI CONSUMATORI DI DROGA: VENEZIA DIMOSTRA CHE SI PUO’” ASCOM TORNA ALLA CARICA CON LA PROPOSTA DEL 2017

“MULTE AI CONSUMATORI DI DROGA: VENEZIA DIMOSTRA CHE SI PUO’”  ASCOM TORNA ALLA CARICA CON LA PROPOSTA DEL 2017

Confcommercio ritorna alla carica in materia di multe nei confronti degli acquirenti di sostanze stupefacenti, dopo che nel dicembre del 2017 l’associazione dei commercianti aveva avanzato all’amministrazione comunale di Jesolo tre proposte per cercare di contrastare il fenomeno dello spaccio.

La prima, specifica per la zona di piazza Mazzini (e che, per questo, riguardava il problema dell’ordine pubblico nel suo insieme), era di posizionare una postazione fissa delle forze dell’ordine, un presidio permanente nella piazza considerata la zona movida per antonomasia.

La seconda proposta era quella di applicare il Daspo (ovvero l’allontanamento) nei confronti degli spacciatori e di coloro che commettono reati, mentre la terza quella di sanzionare i consumatori di stupefacenti.

Per quanto riguarda la postazione fissa – commenta il presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, Angelo Faloppa – nell’estate del 2018 abbiamo comunque notato una maggiore presenza delle forze dell’ordine; bisogna insistere su questo fronte. Così com’è stata accolta la proposta di applicare il Daspo per gli spacciatori. Per quanto si riferisce, invece, all’applicazione di una sanzione nei confronti dei consumatori, abbiamo capito che c’erano delle difficoltà tecniche. Abbiamo, invece, appreso che il comune di Venezia intende applicare questa iniziativa attraverso la modifica del regolamento di Polizia locale”.

In questi giorni il consiglio comunale di Venezia andrà ad approvare il nuovo regolamento di Polizia locale che prevede, al punto 73, proprio l’applicazione di una sanzione che potrebbe arrivare fino a 500 euro per chi acquista sostanze stupefacenti. Sanzione che i vigili potranno contestare all’atto della cessione della dose, al pari di quella prevista per chi è sorpreso a contrattare la prestazione sessuale con la prostituta in luogo pubblico (su questo Jesolo già da anni ha una sua norma specifica).

Questa proposta che avevamo avanzato nel dicembre del 2017 può finalmente essere applicata, come dimostra Venezia che la sta per inserire nel regolamento di Polizia locale, considerando la compravendita di droga in luogo pubblico come attività di “degrado, allarme sociale e disagio”; - prosegue il delegato comunale di Confcommercio Jesolo, Avv. Alberto Teso – ho letto anche le perplessità del sociologo Gianfranco Bettin, secondo il quale si andrebbe così a colpire una categoria già disagiata, ma è vero che a Jesolo il mercato del piccolo spaccio si concentra non tanto verso i consumatori abituali, i cosiddetti “tossici”, quanto invece verso utenti saltuari, che cercano magari lo “sballo” nel week end: questi sono i soggetti verso i quali una sanzione amministrativa ha efficacia dissuasiva. Per questo, come Confcommercio, riproponiamo con forza anche questa normativa. Il contrasto dello spaccio va perseguito in vari modi, senza soluzione di continuità”.

Il presidente Faloppa ha quindi sottolineato ancora una volta la necessità di arrivare alla certezza della pena, battaglia questa che deve essere perseguita anche politicamente in altre sedi, a cominciare dal Parlamento: “Non mi stancherò mai di ribadirlo. Non servono inasprimenti o alle normative, ma semplicemente l’applicazione di quelle che ci sono e garantire che chi viene arrestato espii veramente la pena che corrisponde al reato commesso. Finchè si continua a dare l’impressione che si può fare qualsiasi cosa perché comunque non si finisce in carcere, non si riuscirà a garantire la sicurezza ai nostri concittadini e ai nostri ospiti”.

M.C.

 

Fonte: Comunicato Stampa

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