APPROVAZIONE PIANO SOCIO SANITARIO, SINIGALIA (PD): “PROVVEDIMENTO OPACO. ORA FERMIAMOCI PER TRE MESI DI CONFRONTO CON I TERRITORI PRIMA DELL’ESAME DELLE SCHEDE OSPEDALIERE E TERRITORIALI”. Reviewed by on . Rating: 0

APPROVAZIONE PIANO SOCIO SANITARIO, SINIGALIA (PD): “PROVVEDIMENTO OPACO. ORA FERMIAMOCI PER TRE MESI DI CONFRONTO CON I TERRITORI PRIMA DELL’ESAME DELLE SCHEDE OSPEDALIERE E TERRITORIALI”.

APPROVAZIONE PIANO SOCIO SANITARIO, SINIGALIA (PD): “PROVVEDIMENTO OPACO. ORA FERMIAMOCI PER TRE MESI DI CONFRONTO CON I TERRITORI PRIMA DELL’ESAME DELLE SCHEDE OSPEDALIERE E TERRITORIALI”.

“Si è chiuso il primo tempo. Ora la partita si gioca sulle schede ospedaliere che riorganizzeranno gli ospedali veneti e sulle schede territoriali che programmeranno i servizi di presa in carico delle persone nel territorio”.

Questo il primo commento del consigliere regionale del PD, Claudio Sinigaglia, all’indomani dell’approvazione del Piano Socio Sanitario 2019-2023.

“Purtroppo il Piano avrà pesanti ricadute sulla rete ospedaliera e non a caso si stanno mobilitando decine di comitati a difesa del proprio nosocomio. La mancanza di chiarezza che contraddistingue tutto il provvedimento non aiuta sicuramente a capire da che parte si andrà. Proprio per questa opacità di fondo diventa indispensabile prendere tempo dando modo ai sindaci, ai comitati locali, al privato sociale e alle organizzazioni sindacali di comprendere nel dettaglio le scelte compite con il nuovo Piano. Si tratta di un passaggio cruciale nel tentativo di dare risposte efficaci alle aspettative e ai fabbisogni dei territori. Il PD propone di fermarsi almeno per tre mesi: in questo lasso di tempo maggioranza e opposizione in Consiglio si prendano la briga di visitare assieme le diverse realtà del Veneto, promuovendo incontri in ogni Distretto e coinvolgendo le amministrazioni locali. Questo per informare, ascoltare e capire e infine assumere le decisioni più lungimiranti”.

L’esponente democratico punta quindi l’indice sulla “mancanza di risposte nell’ambito della non autosufficienza. E’ un Piano che inoltre semina dubbi e incertezze sulle Medicine di gruppo integrate, che propone soluzioni fantasiose per risolvere la carenza di personale e la fuga dei medici come i nuovi quattro pediatri che si sono recentemente dimessi a Camposampiero. Ora insomma - conclude Sinigaglia -  serve procedere con avvedutezza se non vogliamo smantellare la tanto sbandierata eccellenza veneta e se vogliamo evitare decisioni avventate, frutto di colpi di mano di qualche ‘Ras’ della Lega a scapito di una equa e non discriminante programmazione”.

 

Fonte: Comunicato stampa

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