SANITÀ, TORNA “AIUTO SONO IN CASA” PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
La convinzione radicata nella maggior parte delle persone è che la casa sia il luogo più sicuro in cui stare, ma ciò porta a sottovalutare i rischi legati alla vita domestica. L’abitudine e la ripetitività dei gesti quotidiani determinano una sensazione di falsa sicurezza o una riduzione della soglia di attenzione o di guardia rispetto ad azioni potenzialmente pericolose che non rispettano gli standard di sicurezza.
Su queste considerazioni si basa la campagna di prevenzione contro gli incidenti domestici della Regione Veneto, denominata “Aiuto sono in casa”, che dopo il successo dello scorso anno ricompare su tutto il territorio regionale coinvolgendo gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e delle Scuole Primarie come portavoce della sicurezza verso i più piccoli e verso i loro nonni.
“Nel nostro Paese, ogni anno – fa notare l’Assessore alla Sanità Luca Coletto - circa ottomila persone perdono la vita in seguito ad un incidente domestico, più del doppio rispetto ai morti per incidenti stradali. La maggior parte di tali eventi è però prevedibile ed evitabile mediante l’adozione di comportamenti adeguati e di modifiche, talora anche piccole, degli ambienti di vita per renderli più sicuri. Per questo, il Piano Regionale Prevenzione 2014-2019 prevede uno specifico Programma di Prevenzione degli Incidenti Domestici, con il coinvolgimento di tutte le ULSS venete. Può sembrare un rischio lontano – dice Coletto – ma non è così, e se riusciamo a creare una cultura dell’autoprotezione in casa basata su comportamenti adeguati, si riuscirà ad evitare molti drammi”.
L’obiettivo di Aiuto sono in casa – Preveniamo gli incidenti domestici è pertanto quello di sensibilizzare la comunità a partire dai più piccoli, promuovendo una cultura radicata sulla sicurezza che abbia come obiettivo l’incremento di comportamenti e accorgimenti finalizzati a prevenire gli incidenti in casa. Poiché gli incidenti domestici hanno conseguenze più gravi in termini di mortalità e di invalidità permanente quando accadono ai bambini in età prescolare e agli anziani, il Programma della Regione del Veneto prevede la realizzazione sul territorio di progetti appositamente studiati per queste due fasce d’età, coinvolgendo sia le famiglie e sia gli operatori.
Il Programma prevede 4 piani di intervento verso gli operatori sanitari e verso coloro che si occupano delle fasce più a rischio, ovvero insegnanti delle scuole dell’infanzia, grandi adulti e neo genitori, e trova un suo sportello informativo nel sito www.aiutosonoincasa.com.
Il tipo di incidente più frequente è la caduta, ma seguono i casi di urto o schiacciamento e di ustione. Sono invece minimi gli incidenti causati da altro tipo di dinamica, come il soffocamento o l’avvelenamento.
Secondo l’Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”, condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica nel 2016 e nei 3 mesi precedenti all’intervista, 694 mila persone (pari all’11,5 per 1.000 della popolazione) hanno avuto un incidente nella propria abitazione. Su questa base si può stimare che, nell’arco di 12 mesi, il fenomeno abbia coinvolto 2 milioni e 776 mila persone circa, cioè 46 individui ogni 1.000.
Il programma regionale – spiegano i tecnici della Direzione Prevenzione della Regione – prevede azioni e materiali pensati per promuovere una maggiore attenzione a livello personale e collettivo verso comportamenti e scelte che riguardano l’ambiente domestico. Per questo, il coinvolgimento attivo dei cittadini su questo tema è un elemento essenziale nell’ambito dello sviluppo di una forte cultura della prevenzione, a partire da bambini e ragazzi.
Dopo il successo dello scorso anno, il progetto viene riproposto al fine di portare la “sicurezza in casa” tra la gente, nei luoghi che le persone di qualsiasi età frequentano abitualmente.
Nelle provincie di Padova, Belluno, Verona, Vicenza, Venezia e Rovigo sono previsti spazi informativi e appuntamenti dedicati a bambini e ragazzi per coinvolgerli attivamente attraverso il gioco, anche con il contributo della mascotte AFFY. Attraverso alcune attività educativo/didattiche e delle aree riservate agli adulti, verranno organizzati incontri gestiti dall’Azienda Sanitaria, da precise associazioni attive sul territorio e dalle Forze dell’ordine.
Tutte le tappe del tour sono reperibili dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/