ESTATE 2018: 50MILA PRESTAZIONI NEI PRONTO SOCCORSO DI JESOLO, CAORLE, BIBIONE E CAVALLINO; BRAMEZZA: “RISPOSTA EFFICACE SI BISOGNOSI” Reviewed by on . Rating: 0

ESTATE 2018: 50MILA PRESTAZIONI NEI PRONTO SOCCORSO DI JESOLO, CAORLE, BIBIONE E CAVALLINO; BRAMEZZA: “RISPOSTA EFFICACE SI BISOGNOSI”

ESTATE 2018: 50MILA PRESTAZIONI NEI PRONTO SOCCORSO DI JESOLO, CAORLE, BIBIONE E CAVALLINO; BRAMEZZA: “RISPOSTA EFFICACE SI BISOGNOSI”

Sono numeri da record quelli registrati dall’attività svolta questa estate sul litorale veneziano nell’ambito del progetto “Vacanze in Salute”.

Oltre alle 4 località afferenti all’Ulss4, nel 2018 si è aggiunta anche Cavallino Treporti, con più di 6 milioni di presenze turistiche: il personale dei pronto soccorso e nei punti di primo intervento del litorale ha eseguito infatti circa 50mila prestazioni, equivalenti in tutto a 23.210 accessi nelle spiagge.

Abbiamo garantito vacanze sicure e in salute a milioni di turisti, confermando ancora una volta che la grande organizzazione improntata nel periodo estivo, per 5 mesi l’anno, ha funzionato; – spiega il Direttore generale Carlo Bramezza -gli elementi di novità che hanno caratterizzato “Vacanze in Salute 2018” sono senza dubbio l’estensione delle attività a Cavallino Treporti dove sono state riorganizzate l’assistenza primaria e la guardia medica, così come le attività di igiene e di prevenzione, l’assistenza infermieristica domiciliare. Il 2 luglio è stato attivato il nuovissimo PPI che include  anche la guardia medica notturna e il medico di assistenza primaria, questo nell’ottica di costruire un polo sanitario unico per i turisti, e nel contempo sfruttare sinergie come il servizio di interpretariato e garantire maggiore sicurezza al personale medico. Da Bibione a Cavallino la soddisfazione ricevuta da parte degli utenti e degli operatori turistici è la conferma che il servizio erogato è stato buono. Ringrazio tutti i nostri collaboratori, le amministrazioni comunali, le forze dell’ordine e gli operatori turistici che ci hanno aiutato a svolgere in modo ottimale la mission di Azienda sanitaria turistica più grande d’Europa”.

Nel dettaglio, nel periodo maggio- settembre, il PPI di Bibione ha registrato 5697 accessi, con un incremento del 0.6% rispetto allo stesso periodo del 2017; il PPI di Caorle, invece, 4235 accessi con una contrazione del 2%, mentre il pronto soccorso di Jesolo totalizza ancora una volta il numero maggiore di attività, seppur leggermente in calo: 11498 accessi nel 2018 contro i 12258 del 2017 (-6%).

C’è poi il nuovo PPI di Cavallino, attivo dal 2 luglio al 30 settembre, che ha registrato in tutto 1780 accessi di cui 773 nell’ambito di questa Azienda sanitaria.

L’analisi dell’età delle persone che si sono rivolte alle cure del servizio di emergenza-urgenza confermano la tipologia di clientela ospitata nelle varie località, facendo emergere quindi che ai PPI di Bibione e di Cavallino la maggior parte delle prestazioni (26 e 28%) ha riguardato bambini di età compresa tra 0 e 15 anni, mentre nel PS di Jesolo e nel PPI di Caorle il maggior numero di accessi (26% e 23%) è stato effettuato da persone d’età compresa tra 31 e 50 anni. L’ambulanza presente ad Eraclea mare nel periodo giugno-settembre ha compiuto invece 103 interventi, il 13% dei quali in codice rosso ed il 62% in codice giallo.

Sempre più richiesta dai turisti anche l’assistenza primaria diurna, erogata in appositi ambulatori per turisti dove nelle 5 località balneari si è registrato l’incremento complessivo di un migliaio di prestazioni (12.589 nel 2018- 11.518 nel 2017); stesso discorso per il servizio di guardia medica notturna per turisti, che ha eseguito complessivamente 1614 prestazioni di cui la maggioranza sono state visite ambulatoriali seguite da consulenze telefoniche e visite domiciliari.

Incrementate infine l’attività di dialisi e i ricoveri ospedalieri: a Jesolo l’incrementato è stato di 100 prestazioni raggiungendo le 1246, mentre a Bibione ha raggiunto il record di 1097 prestazioni, con un incremento di 254 rispetto al 2017, accogliendo molti utenti provenienti dalla località friulana di Lignano Sabbiadoro.

Nel periodo periodo maggio-settembre, i tre ospedali dell’Ulss 4 hanno raggiunto il picco massimo annuale, con una media pari a 62 ricoveri mensili di persone di lingua straniera.

 

Fonte: Comunicato stampa

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