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VENETO ORIENTALE: 13.100.000 DI € PER IL FINANZIAMENTO DAL PSNR

VENETO ORIENTALE: 13.100.000 DI € PER IL FINANZIAMENTO DAL PSNR

Secondo posto nella graduatoria del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo per il progetto presentato dal Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, necessario ad accedere ai fondi del “Bando per il finanziamento degli investimenti nel settore dell’irrigazione del Programma nazionale di sviluppo rurale 2014-2020″.

 

Grande soddisfazione dunque per il Presidente del Consorzio Giorgio Piazza: “Si tratta di un traguardo di importanza capitale per l’economia di un territorio a vocazione fortemente agricola come il Veneto Orientale, arrivato al termine di un percorso complesso e che ha anche incontrato delle difficoltà di natura procedurale. Noi però siamo sempre stati convinti delle nostre ragioni, della validità della proposta progettuale che stavamo portando avanti e dell’importanza della posta in gioco, ed è stato grazie alla nostra tenacia e ad un’attività incessante e frenetica che siamo riusciti a portare a casa il risultato. Voglio per questo ringraziare tutta la struttura per il grande lavoro svolto e anche il Ministero con cui è stato possibile instaurare un dialogo costruttivo.

I fondi stanziati per il progetto si aggirano come detto intorno ai 13.100.000 di Euro, ed il piano comprenderà diversi interventi sul comprensorio. In particolare, nel bacino Brian (comprendente i comuni di San Donà di Piave ed Eraclea) sarà realizzata la ristrutturazione in condotta e l’interconnessione degli adduttori irrigui ad alveo disperdente, così da ottenere un maggiore risparmio idrico ed energetico ed un miglioramento funzionale della qualità delle acque distribuite nei distretti di Tombolino, Isiata, San Donà, Berengan, Mutera, Revedoli, Tre Cai e del sub-bacino di Stretti Sud.

Nel territorio dei comuni di San Stino di Livenza, Annone Veneto, Pramaggiore, Portogruaro e Motta di Livenza, invece, si interverrà sull’adeguamento dei canali perimetrali esterni dei bacini a sollevamento idrovoro di S. Osvaldo e Lison; in questo modo si potrà migliorare il collegamento irriguo ai fini della condivisione del risparmio della risorsa idrica in concessione. Nello specifico, attraverso l’alimentazione superiore dei canali di bonifica, si realizzerà il collegamento irriguo dei canali Gronda e Fosson Esterno ed il collegamento idraulico delle reti dei bacini S. Osvaldo e Lison, con l’intento di recuperare i reflui irrigui a valle e di migliorare la funzione idrovoro.

Il Presidente Piazza, però, guarda già oltre, ponendosi degli obiettivi precisi per il futuro: “Siamo consapevoli che il risultato conseguito oggi non può che essere il primo passo di un percorso molto più complesso. La creazione su tutto il comprensorio di una rete di infrastrutture irrigue moderna ed efficiente, deve integrarsi con un completo ripensamento nell’utilizzo del suolo attraverso tutte quelle buone pratiche che privilegiano la sostenibilità. In questo senso un obiettivo imprescindibile è l’inversione della tendenza che sta portando al progressivo impoverimento dei suoli. In ampie aree del Veneto, anche del nostro comprensorio, il contenuto di sostanza organica nel terreno è sceso al di sotto del 2%, limite al di sotto del quale si parla di desertificazione. Introducendo pratiche mirate ad elevare questo contenuto, con tecniche ampiamente sperimentate e che ho personalmente visto applicare in Israele, potremmo, chiaramente in un’ottica di lungo periodo, avere vantaggi sia nel campo strettamente agricolo che, più in generale anche in quello della difesa idraulica. Infatti, un terreno con un elevato contenuto di sostanza organica trattiene acqua in misura imparagonabilmente maggiore di un terreno depauperato. I terreni agricoli diverrebbero quindi la prima diga del nostro fragile territorio di bonifica e, nello stesso tempo, dal punto di vista dell’irrigazione, permetterebbero una miglior gestione della sempre più preziosa risorsa idrica, condizione primaria e ineludibile per poter praticare un’agricoltura sostenibile e di qualità a fronte di un quadro climatico in mutazione come quello che ci troviamo ad affrontare“.

 

Fonte: Comunicato stampa

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