CONSEGNA DELLE CHIAVI DELLA CORTE BENEDETTINA LEGNARESE, FORCOLIN: “IMPORTANTE INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE IMMOBILIARE” Reviewed by on . Rating: 0

CONSEGNA DELLE CHIAVI DELLA CORTE BENEDETTINA LEGNARESE, FORCOLIN: “IMPORTANTE INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE IMMOBILIARE”

CONSEGNA DELLE CHIAVI DELLA CORTE BENEDETTINA LEGNARESE, FORCOLIN: “IMPORTANTE INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE IMMOBILIARE”

L’Università di Padova e il comune di Legnaro riceveranno, in comodato gratuito per 30 anni, la corte benedettina legnarese dalla Regione Veneto.  La simbolica consegna delle chiavi è stata presieduta dal vicepresidente Gianluca Forcolin, depositario della delega al patrimonio, che ha potuto in questo modo consegnare l’immobile quattrocentesco al delegato del Rettore dell’Università di Padova e al rappresentante dell’amministrazione comunale legnarese.

“Diventa così operativa – spiega il vicepresidente Forcolin – un’operazione importante di valorizzazione del patrimonio culturale regionale, di rilevanza strategica e grande impatto per il territorio, frutto di un’intesa tra più amministrazioni pubbliche, e suffragata dal nulla osta della Soprintendenza. L’immobile di grande pregio, non più funzionale alle esigenze e alle attività di Veneto Agricoltura (ora Agenzia veneta per lo sviluppo del settore primario), viene ora destinato ad attività sperimentali di livello universitario, nonché per progetti e attività in ambito sociale, in grado di ospitare attività e servizi importanti per la comunità locale e di promuovere l’integrazione tra ricerca, cultura, economia e attività sociali”.

La concessione in comodato della corte benedettina si inscrive alla perfezione in un progetto finalizzato al riuso e alla riqualificazione dello storico edifico; il comune legnarese infatti punta a realizzarvi una sede di medicina integrata per l’area del Piovese, essendoci già nel comune le facoltà di Agricoltura, Veterinaria, Scienze forestali e un campus universitario dell’ateneo patavino.

L’affidamento gratuito in comodato d’uso comporta verifiche sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, a carico degli utilizzatori, così come gli oneri fiscali, il diritto di recesso anticipato, una riserva di 8 giornate gratuite per la Regione del Veneto e i suoi enti strumentali, l’obbligo di mantenimento della destinazione d’uso e il divieto di sub-concessione.

Il 6 aprile a Palazzo Balbi era stata sancita la formalizzazione del trasferimento della corte benedettina, tramite la firma del protocollo d’intesa tra il presidente della regione Luca Zaia, il rettore dell’università padovana Rosario Rizzuto, il sindaco di Legnaro Giovanni Bettini e il direttore dell’agenzia veneta per il settore primario Alberto Negro, alla presenza del vicepresidente Forcolin e dell’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan. Le linee di indirizzo per il comodato trentennale sono state poi sancite il 6 luglio. Il presidente Luca Zaia mette in evidenza il fatto che “In soli sei mesi la Regione è passata dalle parole ai fatti” e sottolinea la curiosa ricorrenza del numero 6 nel corso delle operazioni sperando “che sia di buon auspicio per il futuro della Corte e le prospettive di servizio al territorio”.

Fonte: comunicato stampa.

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