WEST NILE, AGGIORNAMENTO DELLA SETTIMANA: NUOVI CONTAGI

Sono 5 i casi di persone contagiate dal virus West Nile, da lunedì 20 agosto ad oggi, nel Veneto orientale (Ulss4).

I casi riguardano una diciottenne di Pramaggiore; una signora di 56 anni di Concordia Sagittaria; un settantottenne di Jesolo; una donna ultrasessantacinquenne di San Stino di Livenza, una donna di Musile di Piave. Tutte le persone contagiate (tranne la donna di Musile di Piave) sono ricoverate negli ospedali di questa Ulss e di altre Aziende sanitarie. Nessuno è in gravi condizioni fisiche e il buon decorso della malattia fa prevedere la completa guarigione.

Come da prassi, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha informato i sindaci dei comuni dell’Ulss4 sull’evolversi della situazione, ricordando ai diretti interessati la necessità di applicare il “Protocollo regionale di sorveglianza integrata e misura di lotta dei vettori” che prevede la disinfestazione larvicida e adulticida nelle aree in cui la persona sarebbe stata punta dalla zanzara infetta, e di provvedere a disinfestazioni ad ampio raggio attorno al luogo di residenza del contagiato. Nel caso delle due donne contagiate, residenti a Musile di Piave e a San Stino di Livenza, essendo entrambe lavoratrici a Caorle, è stata chiesta per precauzione una disinfestazione anche nello stesso comune di Caorle.

I casi di contagio riscontrati nell’ambito dell’Ulss4 ammontano attualmente a 17 e tutti si sono risolti, o sono in fase di risoluzione, con la completa guarigione.

Il dipartimento di prevenzione dell’Ulss4 puntualizza che ogni allarmismo è ingiustificato, in particolare nella fascia costiera dove tra luglio e agosto (periodo di massima proliferazione delle zanzare, quindi con maggior rischio di infezione) si sono registrati pochissimi casi a fronte di milioni di presenze turistiche.

Il sistema di sorveglianza regionale funziona alla perfezione, così come tutti i sindaci del Veneto orientale sono prontamente interventi come da protocollo, ad ogni caso di contagio segnalato, anche se risulta molto difficile stabilire il luogo in cui la persona sia stata punta dalla zanzara che ha trasmesso il virus.

Fonte: comunicato stampa