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ALL’OSPEDALE DI SAN DONA’ATTIVO IL NUOVO MAMMOGRAFO CON TOMOSINTESI

ALL’OSPEDALE DI SAN DONA’ATTIVO IL NUOVO MAMMOGRAFO CON TOMOSINTESI

All’ospedale di San Donà di Piave entra in funzione il nuovo e innovativo mammografo digitale con tomosintesi, tecnica che permette di ottenere immagini in 3 dimensioni della mammella. La novità s’inserisce nell’organizzazione dell’attività di screening mammografico che prevede a breve l’installazione di un’apparecchiatura analoga anche all’ospedale di Portogruaro, e di un mammografo digitale all’ospedale di Jesolo per un investimento complessivo di circa 400 mila euro.

“Con la tomosintesi l’Ulss4 effettua un salto di qualità notevole nell’ambito della prevenzione e diagnosi del tumore al seno” annuncia il direttore generale Carlo Bramezza – .Questi mammografi digitali consentono infatti il recupero in fase iniziale della diagnosi di alcune forme di tumori, non intercettabili con altre tipologie di diagnostica”.

“L’impiego del nuovo mammografo – aggiunge il direttore dell’unità di Radiologia, Giancarlo Addonisio – è rivolto sia allo screening regionale che alla diagnostica clinica permettendo di migliorare le performance diagnostiche in relazione alla maggior capacità di individuare le lesioni maligne. La precocità della diagnosi di neoplasia al seno acconsente una migliore prognosi, e con essa un’augurabile completa guarigione”.

Dopo l’introduzione della Risonanza Magnetica, la tomosintesi rappresenta un’ulteriore importante tappa nel percorso senologico proposto all’Ulss4. In questa Ulss è infatti attivo il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) dedicato alla senologia, che pone la donna al centro dell’organizzazione.

Al PDTA senologico afferiscono 33 specialisti coordinati dal dottor Paolo Sorrentino, i quali si radunano ogni 15 giorni per esaminare tutti i casi trattati. <<La buna organizzazione di questo servizio ha permesso di diminuire le “fughe” dei pazienti e incrementato molto l’attività, considerando che è più che raddoppiata negli ultimi 2 anni. Uno dei punti di forza del PDTA è proprio la radiologia con 2 radiologhe dedicate alla senologia>>. Nel 2017 sono stati trattati 108 casi di carcinoma alla mammella e l’anno corrente dovrebbe chiudersi, secondo le previsioni, con 130 nuovi casi di carcinoma mammario. Dal momento della presa in carico, la paziente con tumore al seno viene “presa per mano” dai professionisti dell’Azienda sanitaria che l’accompagnano in tutto il percorso di cura: dalla diagnosi alla riabilitazione passando per il supporto psicologico, facendosi carico di tutte le incombenze che in passato doveva risolvere la paziente stessa in un momento di vita non certo “facile” da gestire.

Fonte: comunicato stampa

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