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ECOLOGIA A SAN DONA’, CERESER: “IN CINQUE ANNI PIU’ ALBERI E AREE VERDI”

ECOLOGIA A SAN DONA’, CERESER: “IN CINQUE ANNI PIU’ ALBERI E AREE VERDI”

«Dall’inizio dell’amministrazione che guido sono aumentate le aree verdi e il numero di alberi in città, attraverso varie strategie di intervento – ricorda il sindaco Andrea Cereser – a partire da un monitoraggio complessivo delle alberature cittadine, svolto in forma completa per la prima volta da quasi vent’anni, per valutarne la staticità, e sostituirli quando è stato il caso. Per ogni albero abbattuto, a fronte di pericoli di crolli o di danni al fondo stradale, ne è stato piantato almeno un altro, o nello stesso luogo o, per compensazione, in altra zona. Ciò ha consentito anche di piantumare essenze autoctone al posto di alberi estranei al nostro territorio, introdotti in altri periodi. Ad esempio, lungo via Dante è stato ricreato l’antico filare di platani, analogo alle alberate che si vedono lungo quella strada nelle immagini d’epoca, al posto degli aceri che c’erano, piante esotiche non tipiche del nostro paesaggio rurale. La gestione delle alberate stradali ha portato a San Donà anche un messaggio di complimenti del Ministero dell’Ambiente».

«Altro punto fondamentale la riqualificazione del parco Fellini, unico esempio di antica foresta veneta in ambiente urbano adatta alla passeggiata, dove sono state ricreate anche le dune di un paesaggio ormai perduto e dove hanno trovato dimora quei frassini, carpini e querce che costituivano il panorama che vedevano gli antichi Veneti, millenni fa – aggiunge Cereser – Nel parco Fellini un nuovo tratto di bosco, di circa 3 ettari, è sorto da ultimo anche grazie alla collaborazione con il Consorzio di Bonifica e Supermercati Alì, che ringrazio per avere donato 2mila alberi alla città».

«E ancora, grazie alla collaborazione tra Amministrazione, Rotary, Veritas e un’impresa privata, la Forrest, sono stati piantumati nel marzo 2017 di ben 18mila alberi in aree di proprietà comunali per la realizzazione dei boschi a ciclo veloce: un modo per produrre energia termica ed elettrica totalmente rinnovabile e a km zero, avendo aree verdi ben curate senza oneri per le casse pubbliche – prosegue – Infine l’intervento forse più ampio: la restituzione alla campagna di 60 ettari in origine edificabili. Un risultato che, secondo alcuni, rappresenta un record nazionale. La cosa davvero importante non è il primato, ma aver posto un tassello in controtendenza rispetto all’erosione del nostro paesaggio in anni di indiscriminata aggressione al territorio».

«Su tutto, il ringraziamento al personale della Giardineria comunale per il grande lavoro che svolge, nonostante le riduzioni al personale» conclude il sindaco.

Fonte: comunicato stampa

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