CONSIGLIERI REGIONALI: “NUOVA LEGGE ELETTORALE, NO ALLE MAGGIORANZE BULGARE”
“No alle maggioranze ‘bulgare’ che conseguiranno all’applicazione della nuova proposta di legge elettorale”. È questo in estrema sintesi il messaggio lanciato dai Consiglieri regionali Stefano Fracasso, Capogruppo del Partito Democratico, dai colleghi Andrea Zanoni e Francesa Zottis, da Manuel Brusco del Movimento 5 Stelle, da Piero Ruzzante di Liberi e Uguali e da Marino Zorzato di Area Popolare Veneto, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso la sala stampa di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto.
“Allo stato attuale – ricordano i Consiglieri – la legge regionale n. 5 del 2012 consente, con meno del 40% dei voti, di ottenere un premio di maggioranza che in termini di seggi è pari al 55% del totale, ovvero 28 posti alla maggioranza e 23 all’opposizione; con una percentuale che sta tra il 40 e il 50% dei voti, il premio di maggioranza è pari al 57,50% che tradotto in numeri significa 29 consiglieri di maggioranza e 22 di opposizione; nel caso in cui la coalizione vincente ottenga più del 50% dei voti, ottiene un premio del 60%, ovvero 30 consiglieri di maggioranza e 21 di opposizione. Con il Pdl n. 330, primo firmatario Marino Finozzi (Lega Nord), testo che sarà incardinato in Prima commissione a partire da giovedì, la situazione, simulazioni alla mano, sarebbe la seguente: con meno del 40% di voti si otterrebbe il premio del 55% dei seggi; qualora la coalizione vincente ottenesse tra il 40% e il 45%, il premio di maggioranza passerebbe al 60%, consentendo alla maggioranza di ottenere 30 consiglieri contro i 21 dell’opposizione; se ottenesse più del 45% dei voti, il premio previsto è del 65%, ovvero 33 consiglieri di maggioranza contro 18, una differenza tra maggioranza e opposizione di 15 unità”.
“Non c’era necessità in questo momento di mettere mano alla legge elettorale – ha aggiunto Manuel Brusco del Movimento 5 Stelle – lo fanno solo perché c’è bisogno di aggirare il problema di Forza Italia all’interno della maggioranza. Zaia vuole avere nella prossima legislatura i numeri per governare senza Forza Italia, mettendo in atto in Veneto ciò che non riescono a fare a Roma, ossia lo sganciamento da Berlusconi. Noi proporremo di trasferire per la Regione il sistema elettorale dei comuni oltre i 15.000 abitanti, che prevede il ballottaggio, come in Toscana”.
“La Lega – aggiunge Ruzzante – ha già oggi una maggioranza e i numeri che le consentono di governare. La scelta contenuta in questo progetto di legge sottende in realtà un atto di arroganza da parte della Lega: chi ha vinto le elezioni, ovvero Zaia, ora pensa di calare l’asso pigliatutto, riducendo la possibilità di rappresentanza dell’opposizione e cerca di guadagnare una percentuale del 65% con meno del 50% dei voti, cosa che nelle altre regioni non esiste; una ‘legge truffa’ che tra le righe consente anche di mantenere i doppi incarichi di Consigliere comunale e di Consigliere regionale. L’eccesso di potere e di vittorie ha generato e sta generando dei mostri”.
“Alcune indicazioni contenute nella Proposta di legge regionale, come la doppia preferenza di genere, dovevano essere recepite dalla legge nazionale – dichiara Fracasso – ma il premio contenuto in questo Pdl è un premio ‘bulgaro’: il presidente vincente con il 45% dei voti si assicura il 65% dei seggi, un premio del 20%. I motivi che spingono a proposte di questo genere sono tutti interni: si tratta di risolvere le ‘baruffe’ all’interno della maggioranza. I partiti coalizzati con la Lega che contano il 4-5% sarebbero assolutamente irrilevanti nella maggioranza che si verrebbe a formare con la nuova legge e così facendo si vuole bypassare il problema con una legge elettorale del tutto fuori luogo. Non c’è un problema di produttività del Consiglio, il premio attuale è adeguato: a rischio c’è la funzione del Consiglio regionale e la rappresentanza dei territori, con province che probabilmente non avranno nessun rappresentante delle minoranze”.
Fonte: Francesca Zottis, Consiglio Regionale Veneto