TRASPORTO PUBBLICO, LA REPLICA DEL PD A FORCOLIN: “IL NOSTRO NO E’ SULL’ASSESTAMENTO NEL SUO COMPLESSO”
Riceviamo e pubblichiamo:
“Forcolin tenta di appendersi sul petto una medaglia di cartone. È la prima volta che il Veneto integra con risorse proprie il Fondo nazionale del trasporto pubblico, contrariamente a quanto fanno altre Regioni che hanno sempre investito su un settore considerato strategico”. In una nota il gruppo consiliare del Partito Democratico risponde alle critiche del vicepresidente regionale che contestava il ‘no’ dem all’assestamento in Prima commissione.
“Il nostro voto contrario non è sul Tpl ma sull’assestamento nel suo complesso, dove ci sono tante altre partite che non sono state chiuse. Per il trasporto pubblico, inoltre, quel poco che è stato messo è frutto della nostra pressione, con mozioni e ordini del giorno. Siamo soddisfatti per i quasi sette milioni, ma era una cosa quantomeno dovuta, ci verrebbe da affermare, finalmente, ‘benvenuto Veneto’. Questa somma è comunque minima rispetto al fabbisogno reale, in particolare per quel che riguarda il trasporto su gomma, che ha subito nel tempo tagli pesanti, specialmente su Venezia, con meno trenta milioni”.
“È curioso – continuano i consiglieri del Pd – che Forcolin denunci i tagli del Governo, dimenticando invece quanto ha fatto lo stato, dando così un quadro distorto della realtà. La dotazione del Fondo nazionale è stata rideterminata per il 2017 e ammonta a 4.789.506.000, poi sarà rimpinguata per il 2018. Una dotazione che inoltre diventa strutturale, svincolata rispetto alle variazioni delle accise su benzina e gasolio. Inoltre è bene ricordare i dati relativi al Tpl (anni 2014 e 2015) dai quali risulta che il Veneto (compresi Comuni e Province) trasferisce alle aziende di trasporto meno di quanto riceve dal Fondo nazionale, con un saldo negativo di 4,5 milioni, unica Regione in Italia”.
“E ancora, il vicepresidente dovrebbe vedere con favore l’introduzione dei criteri dei costi standard e dei servizi adeguati, superando (a partire dal 2020) il riferimento ai costi storici. La Regione dovrebbe avviare una reale applicazione dei costi standard considerando le caratteristiche dei territori e vigilando sui chilometri. Chiediamo infine un’attenzione costante sul progetto biglietto unico e un coinvolgimento di tutte le aziende di Tpl venete al fine di non sprecare tempo e denaro”.
Gruppo consiliare regionale PD