LA LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE FEDERCACCIA SAN DONÀ: INCURIA E ALBERI ABBATTUTI NEL PIAVE

Riceviamo e pubblichiamo:
L’abbandono, l’incuria, gli alberi abbattuti dalle ultime intemperie ma non solo, ci sono alberi secchi da anni nelle grave del Piave, sia nella sponda, a destra ed a sinistra dello stesso fiume, nonché dentro il fiume stesso, in caso di maltempo questi alberi ostruiscono il corso del fiume fino ad incastrarsi sui piloni del ponte della ferrovia nei successivi tre ponti fino alle foci invadendo le spiagge di Jesolo ed Eraclea.
Come da anni sostiene l’Ingegnere Dal Paos, anche in un convegno a San Donà: in caso di alluvione non è una disgrazia improvvisa, è annunciata. Da almeno trenta anni già la commissione Marchi ha scritto cosa dovevano fare la Regione e le altre Istituzioni: a monte i bacini di laminazione, mai visti, la manutenzione del fiume degli argini e delle golene, e non lasciare gli alberi abbattuti dentro il fiume; tra San Donà e Ponte di Piave ce ne sono a centinaia, le grave sono in condizioni pietose ed in totale abbandono da anni.
Come Federcaccia da venti anni raccogliamo containers di immondizia abbandonata nelle grave del Piave, ora ci vuole di più la mobilitazione della Protezione Civile o addirittura dell’esercito, prima che questi siano costretto a farlo per salvare vite umane.
Invitiamo la popolazione a fare visita lungo il corso d’acqua per sensibilizzare le istituzioni, cominciando dal Consorzio BIM, Genio Civile e soprattutto la Regione, Comuni e Province.
Federcaccia di San Donà di Piave e Noventa di Piave concordano con quanto già denunciato dall’ex Vice Sindaco di Noventa di Piave nonché cacciatore Voltarel, oltre alla Magistratura una mobilitazione generale
Prima di contare i danni.
Le conferenze dei Sindaci non si fanno solo per le spiagge! Quando il fiume esonderà cosa racconterete ai Cittadini, colpa della bomba d’acqua?

Il presidente Federcaccia di San Donà di Piave Luciano Babbo