GRANDE GUERRA, PRESIDENTE VENETO: “IL MILITE IGNOTO RIMANGA PER SEMPRE SUL GRAPPA”
“Faccio appello al Ministero della Difesa e al Commissariato nazionale per le Onoranze ai caduti perchè – senza ledere leggi, prassi e regolamenti – il soldato ritrovato sul Grappa nell’anno del centenario della Grande Guerra possa venire definitivamente tumulato nel Sacrario di Cima Grappa”.
E’ questa la richiesta che il presidente della Regione Zaia rivolge al ministro della Difesa Roberta Pinotti apprendendo del fortuito ritrovamento sul Col dell’Orso, nel comune di Seren del Grappa, dei resti di un militare dell’esercito italiano caduto in uno degli scontri dell’ultimo anno di guerra del primo conflitto mondiale
“Il ritrovamento di quei poveri resti ha un valore altamente simbolico – prosegue il presidente del Veneto – perché avvenuto a cento anni dalla conclusione di quella guerra, che ebbe tra i suoi principali teatri proprio il Veneto e il massiccio del Grappa. Sul Grappa fu sacrificata una intera generazione di giovani: i nostri bisnonni furono testimoni della carneficina del fronte, di paesi e case distrutte e di un profugato di massa che decimò paesi e città. Per il Veneto la notizia del ritrovamento dei resti di questo soldato senza nome, come migliaia di suoi compagni d’arme rimasti senza identità, desta emozione e ricordi. Nella nostra regione non c’è famiglia o paese che non conservi la memoria dei propri caduti e delle sofferenze subite in quel tragico conflitto di imperi e potenze”.
“Credo che far riposare uno dei tanti militi ignoti di questa terra nell’ossario militare più vicino a dove combattè e morì per tutti noi – conclude il presidente – sia un atto di doveroso rispetto verso il suo sacrificio e verso il tributo pagato dai veneti un secolo fa”.
Fonte: comunicato stampa