PLASMA DI OLTRE 6000 DONATORI DEL BASSO PIAVE SARA’ MATERIA PRIMA DI FARMACI EMODERIVATI “A KM 0” Reviewed by on . Rating: 0

PLASMA DI OLTRE 6000 DONATORI DEL BASSO PIAVE SARA’ MATERIA PRIMA DI FARMACI EMODERIVATI “A KM 0”

PLASMA DI OLTRE 6000 DONATORI DEL BASSO PIAVE  SARA’ MATERIA PRIMA DI FARMACI EMODERIVATI “A KM 0”

Gli utenti dell’Ulss10 potranno beneficiare di farmaci emoderivati a km 0, perché qualche giorno fa il Servizio Trasfusionale dell’ULSS4” ha brillantemente superato la visita ispettiva per la qualificazione come fornitore di plasma a “CSL Behring”, multinazionale nel settore della produzione di farmaci derivati dal plasma e aggiudicataria della gara regionale per la plasmaderivazione. Il plasma generosamente donato dagli oltre 6000 donatori del “Basso Piave” verrà utilizzato come materia prima nella produzione di farmaci emoderivati, come albumina, immunoglobuline e fattori della coagulazione che torneranno nel nostro territorio e saranno destinati alla cura dei pazienti ricoverati nei tre presidi ospedalieri dell’Ulss4.

“Si tratta del coronamento di un percorso molto impegnativo di adeguamento alla normativa europea GMP sulla produzione farmaceutica – argomenta il dottor Francesco Fiorin, primario del Servizio Trasfusionale- . Questo risultato eleva i nostri standard produttivi e li pone a livelli di qualità e di sicurezza, comparabili a quelli degli altri paesi europei evoluti. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’impegno di tutto il personale
che lavora in questo Servizio, e che ringrazio per la non comune professionalità e per l’impegno profuso”.

“Perché il team internazionale diverifica ha riconosciuto le nostre capacità professionali – conclude il dottor Fiorin – gli standard qualitativi sono stati ritenuti eccellenti e il nostro modello potrà essere preso a riferimento da altri centri trasfusionali”.
“In questo modo le persone che hanno bisogno di farmaci emoderivati utilizzeranno quelli a chilometro zero – aggiunge il direttore generale della Ulss4 – . L’aver superato la visita ispettiva a pieni voti classifica, di fatto, il servizio trasfusionale di San Donà come un’eccellenza in Veneto e in Italia, parallelamente a strutture ben più blasonate che hanno superato la medesima verifica. Le mie congratulazioni al dottor Fiorin e a tutta la sua equipe per il lavoro che svolgono quotidianamente e un grazie ai tanti donatori che ci danno la possibilità di ottenere grandi soddisfazioni con ricadute estremamente positive su questo territorio”.

Fonte: Comunicato stampa

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