LETTERA APERTA DI LORENA MARIN ALL’ASSESSORE FRANCESCA ZACCARIOTTO: “EVITI LE SOLITE FRECCIATINE SANDONATESI”

Gentile assessore Zaccariotto,

Mi spiace che ti trovi così male nel tuo ruolo a Venezia. Se ti trovassi bene, immagino non sentiresti ciclicamente l’esigenza di dire la tua su questioni sandonatesi. Semmai, se davvero ci tenessi al corretto mantenimento delle tue realizzazioni, ti rivolgeresti direttamente a me, in qualità di tua collega ai lavori pubblici sandonatesi. Come si conviene in un corretto rapporto istituzionale, mi contatteresti per darmi consigli. Li accetterei, data la tua indubbia esperienza. Invece non ho mai avuto il piacere di sentirti in questi anni. Mi sembra tu preferisca un uso dei social network, spesso critico, che mi dà tanto l’aria di sfogo verso una certa insoddisfazione. Questione di stili.

Posso comprendere il tuo risentimento di fronte alle critiche riservate alla piazza realizzata durante la tua amministrazione. Molto minore è la mia comprensione dal punto di vista politico e amministrativo, soprattutto a fronte di tue considerazioni che appaiono davvero fuori luogo. Già ci sono due operai che si alternano nella cura di piazza Indipendenza. Ovviamente non per otto ore al giorno come vorresti tu, perché significherebbe sguarnire il resto del centro. E non costano nemmeno 3mila euro al mese come tu sostieni, ma molto di più. È strano che da sindaco emerito tu non ricordi i costi corretti del personale.

Soprattutto, riguardo ai costi, è il caso che la si smetta di parlare di ordinaria manutenzione. Stiamo infatti affrontando dei veri e propri rifacimenti. La pavimentazione dei portici, a pochi anni di distanza, è già in disfacimento, presentando una serie di crepe. La fontana è soggetta a continue rotture. Poi i costi di realizzazione. Non voglio nemmeno ricordare quanto è costata questa piazza e quanto ha inciso sull’indebitamento del Comune, grazie al mutuo di 2 milioni di euro appositamente acceso. Infine la funzionalità. Non sono io a rilevare che lo spazio risulta troppo buio e freddo d’inverno mentre d’estate diventa caldo e di un bianco abbacinante. E non sono io ad evidenziare come il monumento ad Ancillotto risulti mortificato e necessiti di restauri. Sono semplicemente alcune delle critiche che mi trovo più spesso a raccogliere. Tanto che, per citare un episodio, dopo due tentativi di realizzare in piazza il mercatino agricolo si è dovuto ripiegare su Corso Silvio Trentin che oggi si dimostra più accogliente e funzionale. Quello stesso corso Trentin, per capirsi, di cui ritieni opinabile la pedonalizzazione, dopo averla tu stessa prevista nei documenti di programmazione.

In conclusione, caro assessore, ti auguro di cuore di trovare una serenità in ciò che stai facendo, che possa assorbire positivamente i tuoi pensieri, evitandoti di tornare alle solite frecciatine sandonatesi, per poi nuovamente eclissarti. Come già detto, resto a disposizione per accettare qualunque consiglio tu voglia rivolgermi.

Con l’occasione auguro una serena Santa Pasqua a te e ai tuoi cari.

Lorena Marin, Assessore ai lavori pubblici